INSETTIVORI (dal latino insecta "insetti" e voro "mangio"; lat. scient. Insectivora Gray, 1827; fr. Insectivores; sp. Insectívoros; ted. Kerfjäger; ingl. Insectivora)
Ordine di Mammiferi di piccola statura, che al massimo raggiungono quella d'una faina, dalla forma molto variabile, o prettamente terragnola di camminatore e saltellatore, o di saltatore specializzato, o di agile arrampicatore e saltatore arboricolo, o di svelto nuotatore e tuffatore, o di virtuoso cacciatore subacqueo, o di scavatore specializzato per una vita quasi esclusivamente ipogea.
Le piccole dimensioni di questi animali e la grande ampiezza dell'ordine sono sicuri indizî di primitività di questo gruppo, documentata anche dal fatto che gl'Insettivori si escludono a vicenda con un altro grande gruppo di Mammiferi primitivi, i Marsupiali. Gl'Insettivori mancano infatti nell'America Meridionale e nella regione australiana, che sono di parziale o prevalente dominio dei Marsupiali. Tanto questi ultimi quanto i Roditori, che occupano indubbiamente gradini assai bassi nella scala mammalogica, mostrano un certo qual parallelismo con gl'Insettivori nell'ampiezza biologica sopra rilevata.
Come la forma generale, così anche il rivestimento esterno è molto svariato. Alcuni Insettivori hanno un abito di pelame che possiamo dire normale con direzione del pelo ben definita; altri e, particolarmente quelli ipogei, sono rivestiti di peluria vellutata, che non oppone alcuna resistenza a qualsiasi direzione di movimento; talvolta il pelame è splendidamente iridescente; altri ancora hanno un rivestimento più o meno setoloso, né mancano delle armature esterne di pungenti e fittissimi aculei.
Gli arti sono piuttosto brevi, con l'eccezione delle forme saltatrici; hanno generalmente 5 dita e poggiano nella maggioranza dei casi con l'intera palma e pianta. Il pollice non è mai opponibile. Le dita sono sempre armate di artigli e mai di unghie piatte.
Carattere comune all'intero ordine è la dentatura, che realizza il massimo di sviluppo per numero e acutezza di punte o cuspidi, atte ad afferrare e trafiggere la preda e non a trinciarla e triturarla. In base a tale carattere gl'Insettivori si avvicinano ai Chirotteri, i predatori attivissimi dell'aria, mentre essi stessi sono i benemeriti predatori d'insetti sul suolo, tra la vegetazione, nel sottosuolo e nell'acqua. Il numero complessivo dei denti varia tra 44 e 30. In un gruppo di famiglie le pieghe di smalto dei molari formano nel loro insieme un V, in un secondo gruppo un W. Il primo è ritenuto generalmente per il più primitivo. Data la necessità di azzannare la preda, gl'incisivi raggiungono spesso dimensioni notevoli, i canini non hanno mai particolare sviluppo. Nello scheletro la clavicola è quasi sempre presente.
Il cervello è in tutti assai primitivo. Gli emisferi cerebrali lisci lasciano scoperto il cervello posteriore e talvolta anche parte del medio. Le facoltà intelletuali sono limitatissime e l'indole in generale è poco socievole, diffi6dente, spesso ringhiosa. Stanno in genere nascosti in cavità o buche durante il giorno, ma alcune specie cacciano anche col sole, in ragione dell'imperioso bisogno di cibo continuo e abbondante di cui la maggior parte non può fare a meno. Per la loro statura sono predoni veramente formidabili. Non uccidono la loro preda che consiste in insetti, vermi, molluschi, anfibî, rettili, topi, ma la mangiano viva, non permettendo la conformazione dei loro denti di fare altrimenti. Alcuni si nutrono anche di frutta e d'altre sostanze vegetali. Le specie che abitano paesi freddi cadono d'inverno in letargo, ma dispongono d'un singolare organo, la cosiddetta ghiandola del letargo che consiste in una riserva di materiali nutritivi grassi che consumano durante il sonno.
Gl'Insettivori abitano tutte le zone temperate e calde, con le eccezioni sopra rilevate. Prediligono i luoghi acquitrinosi, sassosi, cespugliosi, boscosi, ma non mancano nemmeno nelle oasi sperdute dei deserti. Il numero dei piccoli di ciascun parto varia da 1 a 16.
L'ordine comprende le famiglie dei Centeti, Potamogale, Solenodonti, Crisocloridi, Toporagni, Talpe, Ricci, Macroscelidi, Tupaie, che sono trattate separatamente.
Bibl.: G. E. Dobson, A monograph. of the Insectivora, Londra 1882; A. Cabrera, Genera Mammalium, Insectivora, Galeopithecia, Madrid 1925; M. Weber, Die Säugetiere, Jena 1928.