inrazionabile
Aggettivo sostantivato (cfr. il latino inrationabilis, che traduceva, in alternanza con inrationalis, il greco ἄλογος). Ricorre in Cv II I 14, quando D. ragiona l'ordine che seguirà nell'esposizione dei diversi sensi delle sue canzoni: inrazionabile sarebbe procedere ad essi dimostrare, se prima lo litterale [senso] non fosse dimostrato. Ha il significato che al sinonimo ‛ inrazionale ' (v.) D. stesso attribuisce: " fuori di un ordine razionale ", " illogico ".