iniquo
Aggettivo, con valore di " ingiusto ", " non conforme alla legge ", e in contesti del linguaggio cristiano " contrario alla legge divina ", " empio ". Il termine ricorre in Cv IV XI 12 Nostro Segnore inique le chiamò, ed è collegato al tema della ‛ iniquitade ' (v.) inerente alle ricchezze (cfr. Luc. 16, 9 " Facite vobis amicos de mamona iniquitatis ", subito dopo tradotto Fatevi amici de la pecunia de la iniquitade, ove indica le ricchezze " fallaci e transitorie ").
Ancora un riscontro biblico in IV XVI 1 serrata è la bocca di coloro che parlano le inique cose (cfr. Ps. 62, 12 " obstructum est os loquentium iniqua "), dove i. vale " avverse a giustizia e verità ", conformemente all'uso biblico.
Riferito a ‛ volontà ' (Pd XV 3), denota il volere " volto al male ", in contrapposizione con benigna volontade del v. 1, che è la volontà del bene.