CAMPIONI, Inigo
Ammiraglio, nato a Viareggio il 14 novembre 1878, fucilato a Parma il 24 maggio 1944. Uscito dall'accademia di Livorno nel 1896, partecipò alla campagna italo-turca (1911-12) e si distinse in un'azione nei Dardanelli. Nella prima Guerra mondiale, al comando di caccia-torpediniere partecipò alle operazioni in Alto Adriatico e ottenne una medaglia di bronzo e due croci di guerra al valor militare. Nel 1926 è capitano di vascello, nel 1927 addetto militare a Parigi, nel 1932 contrammiraglio, nel 1934 ammiraglio di divisione e capo di gabinetto al Ministero della marina, nel 1936 ammiraglio di squadra, nel 1938 sottocapo di S. M. della marina, nel 1939 senatore. Nella seconda Guerra mondiale partecipò, come comandante superiore in mare, alle battaglie di Punta Stilo (9 luglio 1940) e di Capo Teulada (27 novembre 1940). Tornò quindi sottocapo di S. M. della marina fino al 22 luglio 1943, data in cui fu nominato governatore e comandante superiore delle furze armate dell'Egeo, in Rodi. All'armistizio, dopo 3 giorni di sanguinosa resistenza opposta alle forze corazzate tedesche, comandate dal Gen. Kleeman, fu costretto ad accettare la resa (11 settembre 1943). Deportato in Germania, nel gennaio del 1944 fu consegnato alle autorità della repubblica di Salò, processato a Verona e condannato a morte. Alla sua memoria è stata concessa la medaglia d'oro al valore.