ingrillito
p. pass. e agg. (iron.) Assimilato alle posizioni di Beppe Grillo e del suo movimento politico.
• Edmondo Berselli mi dedica il suo editoriale sull’«Espresso». E siccome si rivolge a me come «venerato maestro», ho un po’ tremato. Nel suo libro che si intitola, appunto, «Venerati maestri» Berselli ne fa, con acuminatissimo acume, quasi strage. Così quando ho letto che «Sartori getta la spugna e si mostra ingrillito», mi sono detto: addio, ora tocca a me. Invece Berselli conclude così: «Ci si può anche augurare che la Repubblica imputridita venga spazzata via, ma dopo, e intanto, che fare?». (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 7 ottobre 2007, p. 1, Prima pagina) • Negli ultimi giorni infatti si è preso atto di posizioni bizzarre, in cui un maestro come Giovanni Sartori, che pochi mesi fa si era mostrato ingrillito a sua volta contro la «casta», ha escogitato uno schema di voto disgiunto (votare Pdl alla Camera e Pd al Senato, o viceversa), che nella sua eccentricità non nasconde la convinzione che sia opportuno neutralizzare la politica a cominciare dai suoi protagonisti attuali. (Edmondo Berselli, Repubblica, 14 aprile 2008, p. 1, Prima pagina) • La realtà, dunque, e la sua rappresentazione. In cui la farsa viene elevata a tragedia. E la tragedia vera minimizzata. Come la distruzione del monastero di Mar Elian, vicino a Homs, in Siria, costruito 1.500 anni fa. Nessuno reagisce. È il segno di una classe politica «ingrillita», dedita al più vacuo cazzeggio agostano. (Vittorio Sgarbi, Giornale, 23 agosto 2015, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal nome proprio (Beppe) Grillo con l’aggiunta simultanea del prefisso in- e del suffisso -ito.