INGOLSTADT (A. T., 56-57)
Città della Baviera (nel distretto dell'Alta Baviera), posta sul Danubio, 370 m. sul mare, 70 km. a nord di Monaco e circa altrettanti da Augusta (situata in direzione SO.) e Ratisbona (ENE.), presso un'ampia regione pianeggiante che si estende sulle due rive del fiume. In origine la sua importanza era dovuta al facile passaggio del Danubio (in questo punto non più acquitrinoso), che permetteva le comunicazioni tra il Giura di Franconia e la Baviera meridionale; anche attualmente Ingolstadt è importante nodo ferroviario. La fortezza, che è posta sulla riva sinistra del fiume, è ora demilitarizzata e le fonderie di cannoni e le fabbriche di munizioni (1910: 1700 operai) hanno dovuto essere trasformate in fabbriche di macchine; si lavora anche il legno e il tabacco e notevole è il commercio di cereali e di luppolo. Gli abitanti, che erano 23.745 nel 1910, sono ora 26.630, per la massima parte cattolici.
Monumenti. - La Frauenkirche, elevata nel 1425-39, ricoperta di vòlte da Hans Rottaler circa il 1500, è la più ampia chiesa bavarese di stile gotico seriore; nell'interno è particolarmente notevole l'altar maggiore (1572) su progetto di Hans Mielich, che fuse lo stile gotico con elementi già baroccheggianti del Rinascimento. Fra le vetrate ricordiamo la finestra media del coro, dipinta nel 1507 da Hans Wertinger. La chiesa gotica dei frati minori, rinnovata in età barocca, contiene numerosi sepolcri, fra altri quelli di Johann von der Leiter (m. 1541) e di Hieronymus Pettenkammer (m. 1543), opere di Loy Hering e quello di Wolfgang Peisser (m. 1526), opera di Hans Daucher di Augusta.
Ricordiamo inoltre le chiese di S. Maurizio, del sec. XIV, dei francescani, bella costruzione di I. B. Zimmermann (1740). La sala civica di S. Maria Vittoria, originariamente oratorio della congregazione studentesca mariana, sala da feste sfarzosa e perfetta nella sua decorazione plastica e pittorica, è uno dei più caratteristi esemplari dello stile rococò bavarese. Nel convento di Gnadental (clausura) buona pala d'altare a rilievo, con la Madonna, il Bambino e S. Anna, dovuta a Mathias Kreniss (1513). Tra gli edifici profani sono degni di menzione l'università, il collegio gregoriano (1494), il collegio dei Gesuiti (1583) e il palazzo comunale del sec. XVI, rimaneggiato in età posteriore. Delle vecchie fortificazioni rimangono ragguardevoli avanzi con numerose torri e porte, oltre la cittadella (Neues Schloss); nella torre della croce (Kreuzturm) è sistemato il museo della società storica.
Storia. - Ingolstadt "villa dominica" nel sec. IX, città nel secolo XIII, fu munita di speciali privilegi da Ludovico il Bavaro. Dal 1392 al 1445 fu residenza dei duchi di Baviera e si allargò notevolmente, assumendo in pari tempo la funzione di fortezza; passò poi ai duchi di Landshut e Monaco. Nell'università, fondata nel 1472 e roccaforte della Controriforma, insegnarono J. Eck, J. Reuchlin, l'Aventinus, Conrad Celtis. Nel 1549 la Compagnia di Gesù vi ebbe la sua prima sede bavarese e vi tenne la cattedra di teologia; l'università nel 1800 passò a Monaco. Intorno alle sue fortificazioni, che erano state rifatte nel 1538-49, avvennero lotte accanite: Gustavo Adolfo la strinse d'assedio, vi morì il Tilly. Altri assedî vi furono nel 1704 e nel 1800, quando resistette tre mesi al Moreau, che ne smantellò poi la cinta fortificata, ricostituita in seguito da Luigi I di Baviera.
Bibl.: I. Fischer, Die Stadtpfarrkirche in Ingolstadt, Ingolstadt 1892; G. von Bezold e altri, Die Kunstdenkmäler des Regierungsbezirks Oberbayern, I, Monaco 1895; I. B. Götz, Kurze Gesch. der Stadt Ingolstadt, Ingolstadt 1921; F. Schwäbl, Ingolstadt a. D., Berlino 1921; H. Schmidt, Ingolstadt, Augusta 1928.