BERGMAN, Ingmar
Regista teatrale e cinematografico, nato a Stoccolma il 14 luglio 1918; ha esordito nella regia nel 1943 al Boulevard-Teater e dal 1944 ha diretto lo Stadsteater di Helsingborg, passando nel 1946 allo Stadsteater di Göteborg come primo regista: tra l'altro, ha messo in scena Caligula di Camus, il Macbeth, A streetcar named desire di T. Williams, Le bal des voleurs di Anouilh. Nel 1950 a Stoccolma, regista all'Intima Teater, rappresentava Die Dreigroschenoper di B. Brecht, la Médée di Anouilh e En skugga di H. Bergman. Dal 1953 allo Stadsteater di Malmö, ha curato i Sei personaggi di Pirandello, La sonata dei fantasmi di Strindberg e Il castello di Kafka. Nel 1945 ha esordito nella regia cinematografica con Kris (Crisi) e da allora ha diretto numerosi film, su soggetti suoi o su sceneggiature sue, rivelandosi artista geniale sia nel trattare il suo tema dominante, quello della solitudine e dell'incomunicabilità dell'uomo con i suoi simili evocando amare vicende in cui sovrappone a note di puro realismo un simbolismo allusivo di gusto nordico, sia là dove illumina teneramente romantiche storie d'amore: Hamnstad (Città di porto, 1948); Fangelse (La prigione, 1948); Törst (Sete, 1949); Sommarlek (Giochi d'estate, 1950); Gycklarnas afton (Una vampata d'amore, 1953); Sommarnattens leende (Sorrisi di una notte d'estate, 1953); Der sjunde inseglet (Il settimo sigillo, 1956); Smultronstället (Il posto delle fragole, 1957); Nära livet (Alle soglie della vita, 1957); Ansinktet (Il volto, 1958).