ingesto
Il participio latineggiante, nel senso di " introdotto ", " immesso ", ricorre solamente in Pd II 81, dove Beatrice spiega a D. la causa delle macchie lunari: Se 'l primo fosse [cioè, " se il corpo della luna... fosse raro per tutta la sua grossezza o spessore ", Scartazzini-Vandelli], fora manifesto / ne l'eclissi del sol, per trasparere / lo lume come in altro raro ingesto, " cioè per lo raggio del Sole che passerebbe giù a noi per quelle rarità, e vedremmo.., li raggi del sole per quelle sue rarità risplendere... come... si vede.., lo lume del Sole... in altro raro, cioè in altro corpo raro, ingesto, cioè messo sì come nel vetro " (Buti).