ingegnere dei tessuti
loc. s.le m. Specialista di biotecnologie che si occupa della ricostruzione o della riparazione dei tessuti organici.
• l’uomo non riesce a rigenerarsi. Ma restano nel suo corpo «isole» di cellule che conservano questa capacità nel midollo osseo, nella pelle, nell’intestino, nel grasso, in piccolissime quantità di tutti gli organi, cuore e cervello compresi. Cellule sfruttate o meglio «forzate» a riattivarsi dagli ingegneri dei tessuti. (Franca Porciani, Corriere della sera, 30 novembre 2008, p. 46, Salute) • Fino a una ventina di anni fa la ricerca scientifica immaginava l’uomo del nuovo millennio come un essere bionico costruito con organi artificiali: pompe meccaniche al posto del cuore, filtri miniaturizzati capaci di lavorare come un fegato o un rene, telecamere microscopiche e ricetrasmittenti computerizzate per riacquistare la vista o l’udito. Poi le cellule staminali hanno rivoluzionato i piani della ricerca e gli ingegneri dei tessuti si sono sostituti agli esperti di meccanica e di elettronica. (Adriana Bazzi, Corriere della sera, 17 settembre 2012, p. 28, Cronache).
- Composto dal s. m. e f. ingegnere, dalla prep. di e dal s. m. tessuto, ricalcando l’espressione ingl. tissue engineer.
- Già attestato nel Corriere della sera del 10 settembre 1990, Corriere Salute, p. 3.