BACHMANN, Ingeborg
Poetessa austriaca, nata a Klagenfurt il 25 giugno 1926.
Dopo aver studiato filosofia a Vienna, dove si è addottorata con una tesi su Die kritische Aufnahme der Existentialphilosophie Martin Heideggers, ha ottenuto il primo riconoscimento ufficiale con il premio conferitole nel 1953 dal cenacolo letterario Gruppe 47 per una serie di poesie apparse in periodici diversi e poi riunite nel vol. Die gestundete Zeit (1953): pagine in cui i motivi heideggeriani della sua formazione intellettuale (talvolta letteralmente ripresi: la 'storia' come "tomba dalla quale non v'è resurrezione") congenialmente s'incontrano con il tema della generazione venuta dopo gli orrori della guerra, entro la dimensione di un linguaggio spesso tormentato e astruso, ma testimone sempre di una ricerca espressiva originale. Nella seconda raccolta di versi, Anrufung des Grossen Bären (1958), il dettato si fa più terso e disteso pur senza perdere di profondità, e al posto del metro libero subentra sovente la più salda e organica struttura della strofa rimata. Dovunque, la B. coglie con estrema intensità di accenti e autentica originalità poetica, lontana da qualsiasi scuola, la situazione dell'uomo moderno, il suo tragico isolamento, la difficoltà del 'colloquio': così anche nel Monolog des Fürsten Myschkin scritto per il balletto Der Idiot di H. W. Henze (che della B. ha musicato inoltre Zikaden, 1955, i versi riuniti in Nachtstücke und Arien, 1957, e la riduzione a libretto d'opera del kleistiano Prinz von Homburg, 1959) e nel radiodramma Der gute Gott von Manhattan (1958), angosciosa ballata che canta, con reminiscenze evidenti della tecnica narrativa cinematografica, un difficile amore nella metropoli americana, con quella 'aspra malinconia' che è, si può dire, la nota dominante della sua ispirazione.
Bibl.: W. Rasch, I. B.: "Mein Vogel", in Germanisch-Romanische Monatsschrift, XXXVIII (1957), pp. 16-21: P. Härtling, Es kommen härtere Tage, in In zeilen zuhaus, 1957, pp. 31-37; J. Edfeldt, Utblik, 1958, pp. 64-71; N. Langer, Dichter aus Österreich, 3. Folge, 1958, pp. 7-13; E. Schönwiese, Die österreichische Lyrikerin I.B., in Wort in der Zeit, IV (1958), pp. 161-164; H.E. Holthusen, Kämpfender Sprachgeist. Die Lyrik I. B.s, in Das Schöne und das Wahre. Neue Studien zur modernen Literatur, Monaco 1958, pp. 246-276; F. Lennartz, Deutsche Dichter und Schriftsteller unserer Zeit, 8ª ed., Stoccarda 1959, pp. 18-19.