infrarosso
infrarósso [agg. e s.m. Comp. di infra- e rosso "sotto il rosso"] [OTT] Di radiazioni elettromagnetiche che s'estendono (campo i. o dell'i.) dall'estremo superiore delle radioonde (convenz., frequenza ν=3 1011 Hz, lunghezza d'onda λ=1 mm) all'estremo inferiore dello spettro visibile, cioè al colore rosso (λ=0.8 µm), donde la denomin.; spesso indicate con la sigla IR. Si usa suddividere il campo predetto in i. vicino (λ da 0.8 a 3 μm), medio (da 3 a 20 μm) e lontano (da 20 a 1000 μm), distinguendo poi in quest'ultimo la parte tra 350 e 1000 μm (0.35÷1 mm) come i. submillimetrico: v. infrarosso. ◆ [ASF] Astronomia i.: la parte del-l'astronomia che studia la radiazione i. emessa da corpi celesti (pianeti, Sole, stelle, galassie, ecc.) e, in genere, di origine extraterrestre (da polveri e nubi interstellari, ecc.): v. astronomia infrarossa. ◆ [MCQ] Catastrofe i.: l'esistenza di divergenze, cioè di valori infinitamente grandi, quando diventa infinitesimo il quadrimpulso di una particella con massa nulla, per es. il fotone, nell'elettrodinamica quantistica; tali divergenze sono eliminate, nei casi rilevanti, quando il calcolo viene riferito a quantità realmente osservabili. ◆ [ASF] Cielo nell'i.: v. astronomia infrarossa: I 234 e. ◆ [ASF] Galassie nell'i.: v. astronomia infrarossa: I 235 e. ◆ [ASF] Grani e nubi interstellari nell'i.: v. astronomia infrarossa: I 235 b. ◆ [ASF] Pianeti nell'i.: v. astronomia infrarossa: I 234 f. ◆ [ASF] Polvere interplanetaria nell'i.: v. astronomia infrarossa: I 234 f. ◆ [ASF] Rivelatori di i.: v. infrarosso: III 204 b. ◆ [ASF] Sole nell'i.: v. astronomia infrarossa: I 234 e. ◆ [ASF] Sorgenti di i.: v. infrarosso: III 203 d.