FERRARIS, Ines Maria
Nacque a Torino il 6 ag. 1883 da Giovanni e da Margherita Greppi.
Iniziò a studiare pianoforte sotto la guida di A. Quartero e il 30 nov. 1894 esordi in un concerto al teatro Vittorio Emanuele della città natale fra gli intervalli del Rigoletto di G. Verdi in brani di A. Rossetti, E. Prudent e J. Blumenthal. Continuò l'attività concertistica per circa cinque anni ottenendo frequenti consensi presso numerosi teatri e sale da concerto liguri e piemontesi.
Il 31 genn. 1899 si esibì al Circolo sociale e al teatro Civico di Cuneo, con due concerti nelle vesti di pianista, attrice e concertista di canto, facendosi notare da E. Ferravilla che nel 1900 la scritturò per due anni come attrice. Dal 1902 cominciò regolarmente a studiare canto a Milano col maestro V. M. Vanzo, finché nel gennaio 1903 tornò a Torino per debuttare definitivamente come soprano lirico-leggero in due concerti al liceo musicale dove eseguì musiche di F. Schubert, A. Vivaldi, e dello stesso Vanzo.
Venne presto scritturata da A. Toscanini per il teatro alla Scala, dove nel febbraio igoi partecipò all'allestimento de La regina di Saba di C. Goldmark in cui cantava anche il tenore G. Borgatti. Fino al 1911 si esibì cantando in Fra' Diavolo di D. Auber (Zerlina), con Rosina Storchio (dicembre 1905), ne La figlia di Iorio di A. Franchetti con A. Pandolfini e G. Zenatello (marzo 1906) e nel Matrimonio segreto di D. Cimarosa (Lisetta), sotto la direzione di T. Serafin a fianco di L. Bori.
Il 10 marzo 1911 sostenne la parte di Sofia nella prima rappresentazione italiana de Ilcavaliere della rosa di R. Strauss, sempre diretta dal Serafin, ruolo che interpretò pochi mesi dopo anche al teatro Costanzi di Roma con Hériclea Darclée (la Marescialla) e Conchita Supervia (Ottavio). Nel novembre dello stesso anno, cantò nello stesso teatro nella prima rappresentazione italiana de Ilsegreto di Susanna di E. Wolf Ferrari con R. Stracciari e in Rigoletto, con H. Lazaro e ancora R. Stracciari, in cui fu applaudita quale Gilda "ricca di attitudini delicate" (Il Giornale d'Italia, 7dic. 1911).
Nel marzo 1914 cantò al teatro S. Carlo di Napoli ne Le donne curiose di Wolf Ferrari (Colombina) e tre anni dopo nell'Elisir d'amore di G. Donizetti a fianco di T. Schipa, interpretando il ruolo di Adina. Il 27 marzo 1917 partecipò alla prima mondiale de La rondine di Puccini al teatro dell'Opera di Montecarlo nel ruolo di Lisetta con T. Schipa e G. Dalla Rizza, diretta da G. Marinuzzi, e l'anno dopo debuttò ne La traviata di G. Verdi al teatro Paganini di Genova con A. Pertile, mentre nel maggio 1920 vestì i panni di Euridice ne l'Orfeo di C. Monteverdi al teatro S. Carlo di Napoli.
Il 29 dic. 1924 tornò alla Scala, dove, in occasione del trigesimo della morte di G. Puccini fu allestita un'edizione della Bohème con A. Pertile in cui la F. fu una "spigliata e squillante Musetta" (Gatti), continuando la sua carriera presso il teatro milanese in quasi tutte le stagioni fino al 1935. Vi cantò quindi in Hänsel e Gretel di E. Humperdinck (Gretel) con C. Supervia (febbraio 1925), in cui vennero apprezzate le sue doti di piacevolissima attrice.
Nell'aprile dello stesso anno fu Nannetta nel Falstaff di Verdi a fianco di E. Casazza (Quickly), G. Dalla Rizza, A. de Paolis (Fenton) e G. Rimini (Falstaff), diretto da Toscanini; in novembre interpretò Oscar in uno storico allestimento di Un ballo in maschera di Verdi accanto ad A. Pertile (Riccardo), C. Galeffi (Renato), Maria Carena (Amelia) e Fanny Anitua (Ulrica), sotto la bacchetta di A. Toscanini. Nel maggio 1926 cantò ne Lusignolo dell'imperatore di I. Strawinsky, diretta dallo stesso autore; nell'aprile del 1927 di nuovo Alice nel Falstaff, sempre diretto da Toscanini, ma con M. Stabile come Falstaff e Mercedes Llopart come Alice e nel novembre dell'anno seguente fu Marcellina nel Fidelio di L. van Beethoven accanto a S. Baccaloni, B. Franci e F. Merli ancora sotto la direzione di A. Toscanini.
Nel gennaio 1935 vestì i panni di Lisa ne La sonnambula di V. Bellini, accanto a Toti Dal Monte, T. Schipa e T. Pasero, diretta da A. Guarnieri ed infine, nell'aprile dello stesso anno, fu Olga nella Fedora di U. Giordano con G. Cobelli e A. Pertile, diretta da V. De Sabata.
Ritiratasi dalle scene insegnò canto presso il conservatorio di Venezia dal 1935 al 1938, al conservatorio di Bologna dal 1939 al 1941 e in quello di Milano dal 1941 al 1953 e all'Accademia Chigiana di Siena dal 1955 al 1958. Lasciò il ricordo della sua voce incidendo "Caro nome" del Rigoletto di Verdi e alcuni duetti con C. Supervia per la Columbia e per la Fonotipia.
Morì a Milano l'11 dic. 1971.
Era cantante dalla sensibile intelligenza musicale e dalla raffinata arte scenica; così ne scriveva la Gazzetta del popolo di Torino: "La sua non è una gran voce, ma la piega a tutte le squisitezze del canto florito e nello stesso tempo sa lanciarla nella frase passionale, dolorosa e drammatica.... Attrice che vede e segue una linea umana nel dare persona e rilievo alla figura che ritrae, vivendola, completa, da cantante" (25 nov. 1917). Per queste qualità, una delle sue più riuscite interpretazioni fu quella di Violetta ne La traviata che rese "con sentimento e con slancio..., la voce calda, aggraziata; squisitamente modulata, il canto sempre espressivo e adeguato all'azione" (IlCaffaro, 10 maggio 1920).
Fonti e Bibl.: Recensioni in: Corriere della sera, 11-12 febbraio e 2 marzo 1911, 7 febbr. 1917, 3 genn. 1925; F. De Filippis-R. Arnese, Cronache del teatro di S. Carlo, Napoli 1961, pp. 97, 99; I. Bremini-G. Botteri, IlComunale di Trieste, Udine 1962, p.253; C. Gatti, Ilteatro alla Scala nella storia e nell'arte, Milano 1963, I, p. 214; II, pp. 230 s., 245 s., 251, 263, 309, 324, 328, 361; G. Berutto, Icantanti piemontesi, Torino 1972, p. 115; V. Frajese, Dal Costanzi all'Opera, Roma 1978, II, p. 58; IV, pp. 109, 132, 150; E. Frassoni, Due secoli di lirica a Genova, II, Genova 1980, pp. 60, 126-138.