In geofisica, strumento impiegato per la misurazione dell’inclinazione e talvolta della declinazione del campo magnetico terrestre, detto anche bussola a induzione. Realizzato da H. Wild nel 1881, è costituito da una bobina circolare che può essere fatta ruotare intorno a un diametro e i cui estremi sono connessi a un galvanometro. Quando la bobina è posta in rotazione, il flusso d’induzione del campo magnetico terrestre con essa concatenato varia periodicamente e s’induce in essa una forza elettromotrice che provoca il passaggio di una corrente elettrica nel galvanometro; variando per tentativi la direzione dell’asse di rotazione, si trova una posizione nella quale il galvanometro indica corrente nulla. Ciò avviene solo se l’asse di rotazione della bobina è parallelo alle linee di forza del campo: l’angolo che esso forma con il piano orizzontale, letto su un cerchio graduato verticale, è uguale all’inclinazione magnetica; dal suo azimut, letto su un cerchio graduato orizzontale, si può ricavare la declinazione magnetica.