petrolifera, industria
Attività industriale legata all’estrazione, alla lavorazione, al trasporto e alla commercializzazione del petrolio (➔ p).
Il mercato p. è globale, dal momento che grezzo e prodotti p. possono essere agevolmente stoccati e trasportati in ogni parte del mondo e tutti i mercati regionali sono strettamente interconnessi. La domanda mondiale di prodotti p. è l’elemento fondamentale che guida tale industria: una parte rilevante dell’economia mondiale si basa ancora sul consumo di prodotti p., sia per uso industriale sia per il settore dei trasporti e per il riscaldamento domestico. Per le compagnie che operano nell’industria p. l’integrazione verticale (➔ integrazione) tra le varie fasi delle operazioni di mercato e l’ampiezza orizzontale del campo d’azione, entrambe su scala mondiale, accrescono la capacità di adattamento ai bisogni del mercato, grazie all’ottimizzazione a livello internazionale dei flussi di rifornimento. Nel complesso, il mercato p. mondiale presenta alti gradi di concentrazione e, poiché nella fase produttiva le attività tecnico-economiche favoriscono il processo di integrazione fra l’industria del petrolio e quella del gas, i maggiori produttori di petrolio dispongono anche di notevoli quantità di gas naturale (➔).
Nonostante l’industria p. abbia sviluppato negli anni un’elevata capacità tecnologica, la crescita del settore della raffinazione (➔) appare condizionata da due fattori: la qualità dei greggi da trattare e la pressione legislativa sui limiti alle emissioni allo scarico degli autoveicoli e, conseguentemente, la qualità dei carburanti (➔). Sul fronte del mercato europeo dei prodotti, la riduzione tendenziale dei consumi specifici dei veicoli e la promozione della trazione diesel hanno comportato una flessione della domanda di benzina (➔), mentre l’eliminazione dell’olio combustibile nella generazione elettrica ha trasformato il residuo di raffinazione in un vero e proprio ‘scarto’, con pesanti ricadute sui flussi di raffineria.
Tra i cambiamenti più rilevanti dei processi di raffinazione vi è la produzione di carburanti a sempre minor tenore di zolfo, fino ad arrivare alla virtuale assenza di solforati nella benzina e nel gasolio. L’azzeramento dei solforati nei carburanti ha la finalità di prevenire l’inquinamento (➔) da anidride solforosa, legato alle piogge acide, oltre che di consentire l’uso di più avanzati sistemi di purificazione catalitica degli scarichi dei veicoli.
I carburanti hanno subito riformulazioni con progressiva diminuzione anche rispetto al contenuto di aromatici, tra i quali il benzene, che ormai non supera l’1% in volume nelle benzine. Il settore su cui poggiano le trasformazioni del greggio in prodotti richiesti dal mercato, denominato downstream oil (➔ downstream) nasce proprio dalla necessità di raffinare il petrolio grezzo per produrre carburanti per gli usi della mobilità e più in generale dell’energia.