indo-sciti
(o shaka dell’India settentrionale) Popolazione identificabile con i sacarauci nominati da Strabone e Trogo tra le popolazioni che intorno al 130 a.C. irruppero nel regno greco di Battriana. Mentre i tochari (o yuezhi) si impossessarono di Sogdiana e Battriana, gli i.-s. strapparono la Margiana ai parti, espandendosi in seguito fino alla Drangiana (o Sakastan). Tra il 100 e l’87 molti di loro si spostarono verso il Nord-Ovest indiano prendendo, poco a poco, il posto degli indo-greci e fondando un nuovo regno che comprendeva il Kapisha-Lampaka, il Gandhara e parte del Panjab, da cui si espansero fino a Mathura. Il primo sovrano che appare nelle fonti indiane è Moga (o Maues); con Azes I e Azilises si ebbe la massima espansione (fino all’Arachosia e al Paropamiso); sotto Azes II (prima metà del 1° sec. d.C.) ci fu l’invasione di gruppi parti dall’Iran orientale (➔ ); in seguito gli i.-s. cedettero i territori a O dell’Indo alla nascente potenza dei kushana che in breve tempo costrinse shaka e pahlava a ritirarsi nell’India occidentale, ove regnarono fino al 4° secolo.