Indiana Jones
Un moderno re dell’avventura
Creato da George Lucas, con il contributo di Steven Spielberg, il personaggio di Indiana Jones, archeologo temerario pronto a gettarsi in mirabolanti imprese alla ricerca di reperti antichi, si è imposto come il più famoso eroe del cinema d’avventura della fine del 20° secolo. Protagonista di storie emozionanti, basate su un susseguirsi travolgente di scene d’azione, tra pericolosi nazisti, trabocchetti mortali e magie sovrannaturali, è stato impersonato da Harrison Ford che gli ha conferito fascino e ironia
Deciso a realizzare una serie di film d’avventura ispirata ai serial cinematografici degli anni Trenta, George Lucas cominciò a ideare le avventure di Indiana Jones negli anni Settanta, prima del grande successo di Guerre stellari, dopo il quale tornò a lavorare al progetto, mettendo a fuoco la figura del nuovo eroe: un professore di archeologia, amante del pericolo e costretto a lottare negli anni Trenta contro i nazisti, reso inconfondibile dalla barba incolta, dal cappello a tesa larga e dall’abilità nel maneggiare la pericolosa frusta lunga più di quattro metri. Definito il personaggio con l’amico regista Steven Spielberg, che avrebbe diretto il film, Lucas gli diede il nome della sua amata cagnetta, Indiana, mentre Jones venne suggerito da Spielberg.
La prima avventura del temerario eroe, I predatori dell’Arca perduta, risale al 1981 e lo vede impegnato, su incarico del governo americano, nella ricerca della mitica Arca dell’alleanza, lo scrigno contenente le tavole dei Dieci comandamenti, il cui possesso secondo la leggenda avrebbe garantito un enorme potere. Per impedire che se ne approprino i nazisti per conto di Adolf Hitler, deciso a conquistare il mondo, Indiana è costretto a viaggiare in tutto il globo inseguendo la preziosa Arca. Si scontrerà così con René Belloq, un archeologo francese assoldato dai nazisti, e affronterà insidie mortali, ingegnosi trabocchetti, frecce avvelenate, inseguimenti mozzafiato.
Tra le scene più famose, la discesa nel Pozzo delle Anime che concretizza la paura più grande di Indiana, quella dei serpenti, che a migliaia infestano il luogo dove l’eroe, pur terrorizzato, è costretto a calarsi per trovare l’Arca. O lo scontro per le vie del Cairo con un minaccioso arabo vestito di nero, abilissimo nel maneggiare la spada, di cui Indiana, rinunciando alla frusta, si libererà cinicamente con un colpo di pistola. Mirabili esempi dell’intreccio di azione e ironia su cui è costruita tutta la saga.
Il grande successo ottenuto dal film rese possibile la realizzazione nel 1984 del secondo episodio, Indiana Jones e il tempio maledetto, che in realtà racconta eventi accaduti un anno prima rispetto a quelli narrati in I predatori dell’Arca perduta. Questa volta Indiana si trova ad affrontare in India una pericolosa setta religiosa, che tiene prigionieri centinaia di bambini in una miniera, e deve ritrovare una preziosa pietra, fonte di benessere per un intero villaggio; è affiancato, nell’impresa, da un’affascinante cantante di cabaret e da un vivace bambino cinese. Memorabile la scena della rocambolesca fuga dalla miniera del trio, a bordo di un carrello, inseguito dai feroci carcerieri thug. Divenuta famosissima, ha ispirato una giostra molto amata presente in numerosi parchi di divertimento per bambini.
Risale al 1989 il terzo episodio della serie, Indiana Jones e l’ultima crociata, in cui compare un nuovo godibilissimo personaggio, il padre di Indiana, come lui famoso archeologo. I due, impegnati nella ricerca del Santo Graal, il calice in cui secondo la leggenda Gesù Cristo bevve nell’Ultima Cena, devono affrontare temibili nazisti e pericoli a non finire. Ancora una volta le emozioni si susseguono senza sosta, da Venezia a Berlino sino a un tempio in Medio Oriente dove il sacro calice è custodito. Geniale l’intuizione degli autori di affidare il ruolo del padre di Indiana a Sean Connery, l’attore che ha impersonato un altro grande eroe del cinema d’azione: James Bond, il famoso agente 007. Gli spassosi duetti tra padre e figlio, oltre a costituire alcuni dei momenti più divertenti della saga, finiscono per stabilire un legame tra i due più amati rappresentanti dell’avventura cinematografica.