INCARTAPECORIMENTO
L'acqua di cui in gran parte si compone il corpo umano, dopo la morte, in ambiente sufficientemente secco, tende a evaporare determinando un graduale prosciugamento che può far capo perfino alla completa mummificazione. La cute, quando è integra, per la relativa impermeabilità dei suoi strati cornei (epidermide) ritarda tale essiccamento delle parti più umide sottostanti. Se però avvenga che l'epidermide sia abrasa o escoriata, allora il sottostante derma messo allo scoperto si prosciuga rapidamente cosicché in queste zone l'integumento assume aspetto come di pergamena o cartapecora. Tale fenomeno costituisce, per l'appunto, il cosiddetto incartapecorimento.
Allorché il fenomeno accada dopo morte, l'aspetto pergamenaceo è tipico; se però l'abrasione sia avvenuta in vita, i fatti reattivi ed essudativi fanno sì che l'aspetto delle zone abrase riesca alquanto più scuro e meno secco. Simili fenomeni s'osservano pure al collo negl'impiccati, sul fondo del solco per la pressione e lo strisciamento del laccio; s'osservano altresì sulle labbra e in altri tratti cutanei ove gli strati epidermici più sottili permettono più facilmente l'accennato essiccamento.