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INCARDINAZIONE

di Luigi Giambene - Enciclopedia Italiana (1933)
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INCARDINAZIONE

Luigi Giambene

Secondo la prassi più antica della Chiesa nessuno poteva passare allo stato clericale, se non per servire a una chiesa determinata; poi si ammise il passaggio dall'una all'altra chiesa della medesima circoscrizione, e nel Medioevo vi furono molti clerici vagi, che prestavano servizio ora in un luogo ora in un altro. Il diritto canonico attuale non ammette affatto i clerici vagi: ogni chierico deve necessariamente essere ascritto a una diocesi, o a un ordine o congregazione religiosa. L'ascrizione a una diocesi è chiamata incardinazione.

Questa ha luogo: 1. Quando un laico riceve la prima tonsura, e allora rimane addetto alla diocesi per il cui servizio fu promosso al clericato; 2. Quando un chierico passa da una diocesi a un'altra, ma col consenso scritto di ambedue gli ordinarî. La concessione d'un beneficio ecclesiastico residenziale in un'altra diocesi, consenziente l'ordinario della prima, equivale all'incardinazione. Il diritto prescrive che non si proceda all'incardinazione, se non quando l'esige la necessità o l'utilità della diocesi dell'incardinante, che si prendano prima le più accurate informazioni sull'incardinando, e che questo giuri di restare addetto alla nuova diocesi. Il vicario generale non può incardinare senza una speciale autorizzazione; il vicario capitolare può farlo solo se la vacanza della sede vescovile ha oltrepassato l'anno e se il capitolo acconsente. S'intende senz'altro incardinato a una diocesi l'ex-religioso che sia accettato dal vescovo di essa puramente e semplicemente, ovvero dopo un tempo di prova non superiore a un triennio (cfr. Codex iuris canonici, cc. 111-117 e 641, § 2).

Vedi anche
Opus Dei Organizzazione cattolica di origine spagnola fondata nel 1928 da José María Escrivá de Balaguer. Fu riconosciuta come istituto secolare nel 1947 e approvata nel 1950 col nome di Societas sacerdotalis Sanctae Crucis et Opus Dei; nel 1982 Giovanni Paolo II l’ha eretta in prelatura personale, con propri ... laico Chi non appartiene allo stato clericale; sono quindi laico, nella Chiesa cattolica, i fedeli che non sono né chierici né religiosi, ossia tutte le persone battezzate che non hanno alcun grado nella gerarchia ecclesiastica. Stato l. Quello che riconosce l’eguaglianza di tutte le confessioni religiose, ... Codex iuris canonici Raccolta ufficiale di norme vigenti nel diritto canonico. La prima versione fu promulgata nel 1917 da Benedetto XV ( Codice pio-benedettino) con la costituzione Providentissima mater, ed entrò in vigore il 19 maggio 1918. Dalla prima versione restavano esclusi sia il diritto della Chiesa Orientale sia ... clero Complesso delle persone che appartengono all’ordine sacerdotale di una religione o di una Chiesa. In base all’ordinamento canonico (can. 232-239 e art. 4 del Nuovo concordato), fanno parte del clero cattolico diaconi, presbiteri e vescovi, ossia quei fedeli che hanno ricevuto il sacramento dell’ordine ...
Tag
  • DIRITTO CANONICO
  • MEDIOEVO
  • TONSURA
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  • incardinazione
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    Ascrizione obbligatoria di un chierico a una chiesa particolare o ad altro ente o istituto che ne abbia avuto le facoltà, per diritto o concessione dell’autorità competente (can. 265-272). Consegue all’ordinazione diaconale, che fa acquistare lo status di chierico e lega stabilmente il ministro sacro ...
Vocabolario
incardinazióne
incardinazione incardinazióne s. f. [dal lat. tardo incardinatio -onis; v. incardinare]. – Ascrizione di un ecclesiastico a una determinata diocesi, che avviene obbligatoriamente sia nel momento in cui un laico passa allo stato di chierico...
incardinare
incardinare v. tr. [der. di cardine; nel sign. 2, dal lat. tardo incardinare, der. di cardo -dĭnis «cardine»] (io incàrdino, ecc.). – 1. Raro nel sign. proprio di porre sui cardini. Più com. in senso fig., porre i fondamenti di qualche...
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