Scrittrice tedesca (Halle 1885 - Ebenhausen, Baviera, 1974). Dopo l'analisi psicologica che è alla base dei suoi due primi romanzi (Das Haus zum Monde, 1916; Sterne der Heimkehr, 1921), affrontò prove più impegnative in Labyrinth (1922), in cui è narrata l'avventurosa vita di G. Forster, rivoluzionario, scrittore e scienziato, e Das Wunschkind (1930), il romanzo che le guadagnò la massima notorietà e in cui la S. riuscì meglio a mettere a frutto la sua capacità di immedesimazione storica e di rievocazione sul tema dell'amore materno. Originale è la composizione di Lennacker (1938), in cui il protagonista, reduce della prima guerra mondiale, ripercorre in dodici notti insonni la storia dei suoi avi: dodici generazioni di parroci, còlti ognuno nel momento decisivo della loro vita di missione. Altre opere: Die Versuchung des Briefträgers Federweiss (1953); Die Fahrt in den Abend (1955); Dresdner Pastorale (1962); Die alte Dame und der Schmetterling (1964). Tra le opere a sfondo autobiografico: Lebensbericht 1885-1923 (1970).