impresentabilita
impresentabilità s. f. inv. L’impossibilità di essere presentato o sostenuto, in quanto privo dei requisiti indispensabili.
• all’improvviso, in strana coincidenza però con molte aperture nel Pd, come quella contenuta in una intervista di ieri del vice segretario Enrico Letta, alla possibilità di liberarsi di [Mario] Monti mandandolo al Quirinale alla scadenza del mandato di Giorgio Napolitano, il quirinabile [Pier Ferdinando] Casini è tornato a fare l’esploratore. Ed ha scoperto, pur confermando stima e rispetto personale per [Pier Luigi] Bersani, la impresentabilità europea e internazionale di un governo dello stesso Bersani con [Nichi] Vendola. (Francesco Damato, Tempo, 4 ottobre 2012, p. 13, Lettere & Commenti) • Fu Ernesto Galli della Loggia, qualche anno fa, a porre per primo il tema dell’impresentabilità sociale della classe politica del centrodestra, tesi ben argomentata in alcuni saggi. Si tratta di un’espressione indubbiamente forte, magari impropria nel lessico, che vuole esprimere una cronica incapacità del centrodestra a farsi rappresentare nella propria dirigenza politica, soprattutto nelle alte istituzioni del Paese, da personalità adeguate. (Gennaro Sangiuliano, Sole 24 Ore, 20 marzo 2013, p. 14, Politica e società) • Dimenticate le polemiche circa l’impresentabilità del vecchio mercato ortofrutticolo che anche quest’anno ospiterà gli incontri casalinghi ‒ ormai di Palahockey non parla più nessuno dopo le promesse di qualche anno fa ‒ il presidentissimo Maurizio Corona ha arringato la folla di sportivi: (Alessandro Grasso Peroni, Secolo XIX, 27 settembre 2016, p. 29, Sarzana Lunigiana).
- Derivato dall’agg. impresentabile con l’aggiunta del suffisso -ità.
- Già attestato nella Nuova Stampa del 25 settembre 1958, p. 9 (A. A.).