imprenditorialita
imprenditorialità Insieme dei requisiti necessari per svolgere la funzione dell’imprenditore (➔), consistenti essenzialmente nella volontà e nella capacità di promuovere e organizzare un’impresa economica, insieme con la disponibilità ad affrontarne i rischi (➔ rischio p). Questa attitudine si manifesta nella ricerca di soluzioni originali o creative nella sfida o confronto con le altre imprese, incluso lo sviluppo o il miglioramento di prodotti o servizi, l’uso di nuove tecnologie e di nuove tecniche amministrative.
Uno dei primi studiosi a descrivere l’i. è stato J.A. Schumpeter (➔), che nel 1934 definì l’imprenditore come il motore dell’innovazione e del cambiamento tecnologico, l’individuo in grado di generare crescita economica, in quanto capace di rompere le strutture e gli schemi esistenti e consolidati, avviando processi di ‘distruzione creatrice’. In seguito, il fenomeno imprenditoriale è stato definito come il risultato di un processo di adattamento del sistema economico, che tende costantemente all’equilibrio tra domanda e offerta di mercato. In alcuni casi, la scelta imprenditoriale è residuale, e deriva dal non avere alternative migliori o soddisfacenti.
Molto più frequente è la decisione di fare l’imprenditore per cogliere una opportunità, che la persona scorge o addirittura si inventa, tanto che certi studiosi hanno definito alcuni imprenditori come audaci visionari. Seguendo questa impostazione, alcuni autori descrivono il lavoro dell’i. come la scoperta, la valutazione e lo sfruttamento di opportunità. Si tratta di un processo caratterizzato da elevata incertezza che porta alla creazione di nuove occasioni di mercato, di nuovi beni o di nuovi servizi. Le opportunità imprenditoriali sono le fonti di valore economico. La loro individuazione non segue logiche o modelli predefiniti. Sono le strutture cognitive di ogni individuo (derivanti dalle conoscenze acquisite, dalle esperienze pregresse, dalle attitudini personali) che contribuiscono a modellare la percezione che ognuno ha dell’ambiente esterno. È per queste ragioni che, a fronte di un medesimo fenomeno, alcune persone riconoscono le opportunità imprenditoriali prima di altri o colgono opportunità che altri ignorano.
Studi sull’i. hanno introdotto il concetto di ‘orientamento imprenditoriale’, che è composto da 3 dimensioni: l’innovatività, la quale è la predisposizione a impegnarsi in sperimentazioni attraverso l’introduzione di nuovi prodotti e servizi, oltre alla leadership tecnologica in nuovi processi; la propensione al rischio, che rappresenta l’inclinazione a intraprendere nuovi progetti avventurandosi in ambienti incerti; la proattività, che riguarda l’intensità con la quale si ricercano nuove opportunità.