impregnare
In Pg XXVIII 110 la percossa pianta tanto puote che de la sua virtute l'aura impregna, i. vale " riempire di sé ", " fecondare di sé " (" riempie l'aire ", Buti; " fa gravido l'aere ", Vellutello): la virtù generatrice degli alberi del Paradiso terrestre " feconda " l'aria, onde la terra concepe e figlia (v. 113) altre piante.
Il verbo ricorre al participio passato in Pg XXIV 147 l'aura di maggio movesi e olezza, / tutta impregnata da l'erba e da' fiori, nell'accezione oggi comune di " impregnata di profumo " (" tota pregnans, idest repleta, pinguefacta ", Serravalle).
Ha valore metaforico (il dolore " riempie di sé ", " imbeve delle sue lacrime " il cuore) in If XXXIII 113 levatemi dal viso i duri veli, / sì ch'io sfoghi 'l duol che 'l cor m'impregna, dove le parole di frate Alberico sono suggerite dall'immagine dei vv. 95-96: nella Tolomea gli occhi dei traditori sono ostruiti da un velo di ghiaccio, e il dolore, non trovando sfogo nelle lacrime, si volge in entro a far crescer l'ambascia.