IMPOTENZA
Termine usato in maniera molto vaga e impropria a significare le forme e i gradi più diversi di deficienza delle funzioni sessuali; va intesa in senso stretto come l'impotentia coeundi. Per l'impotentia generandi; v. sterilità. Per la deficienza o assenza di desiderio e d'orgasmo sessuale, v. frigidità.
È eccezionale, come forma duratura, nella donna, nella quale si può verificare solo in seguito a particolari alterazioni anatomiche (v. ginatresia) o ad alterazioni funzionali riflesse persistenti (vaginismo). Nel maschio può dipendere: o da particolari alterazioni anatomiche o da deficienze e deviazioni nell'eccitazione ormonica specifica e paraspecifica (ipogenesia, atrofia, ablazione, lesioni infiammatorie e degenerative croniche, compressione delle ghiandole genitali o genitosinergiche); o da stati generali cronici di alterato neurochimismo (ipotonie nervose acute, malattie delle vie di conduzione o dei centri nervosi, discrasie, tossicosi, astenia, radicoliti, mieliti, meningoencefaliti, psicosi, ecc.).
Per gli effetti giuridici, v. matrimonio.