impedenzimetro
impedenzìmetro (o impedenziòmetro) [Comp. di impedenza e -metro] [MTR] [EMG] Strumento per misurare l'impedenza di circuiti, linee elettriche, guide d'onda e componenti circuitali; se ne hanno di vari tipi, tra i quali i più importanti sono: (a) i. a ponte, i più usati per componenti circuitali, sono costituiti da un ponte di misura di resistenza e reattanza (→ ponte: P. di misura), per cui, misurate che siano state queste due grandezze per l'elemento in esame, l'impedenza è direttamente nota; per frequenze relativ. alte (all'incirca oltre qualche centinaio di MHz) si usano ponti a costanti distribuite; (b) i. a risonanza, schematicamente costituiti (v. fig.) da un circuito RCL in serie, alimentato da un generatore di corrente alternata, con frequenza scelta in rapporto all'impedenza Zx dell'elemento in esame, che fa parte della serie; inizialmente, cortocircuitato tale elemento, si varia il condensatore variabile sino al valore di capacità C₁ che porta il circuito in risonanza con il generatore, condizione indicata da un amperometro ad alta frequenza, e si legge l'intensità di corrente i₁ da questo indicata; tolto il cortocircuito, il condensatore viene regolato sul nuovo valore di risonanza, C₂, e si legge la nuova indicazione del-l'amperometro, i₂; infine, si sostituisce all'elemento in esame un resistore di resistenza R₀ nota e si ripete l'operazione di risonanza (C₃, i₃); l'impedenza sconosciuta risulta Zx=Rx+jXx, con j unità immaginaria, Rx=R₀(i₁-i₂)/(i₁-i₃), Xx=(C₁-C₂)/ (ωC₁C₂), essendo ω la pulsazione della corrente fornita dal generatore; se l'impedenza da misurare è relativ. grande, conviene usare un circuito in parallelo, ottenendosi propr. un misuratore di ammettenza (la configurazione circuitale è duale di quella precedente). Questi circuiti base sono attualmente realizzati di norma utilizzando amperometri (o voltmetri) elettronici digitali.