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IMPASTO

di Carlo Alberto Petrucci - Enciclopedia Italiana (1933)
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IMPASTO

Carlo Alberto Petrucci

Pittura. - Miscuglio dei pigmenti e dei loro diluenti per mezzo del quale il pittore traduce nel colore e fissa nella materia la sua visione.

L'impasto ha un suo carattere e una bellezza tutta sua, che può anche essere goduta per sé stessa, indipendentemente dagli altri meriti dell'opera. E l'aspetto superficiale del quadro. Pieno, grasso, a corpo; leggiero, a mezzo corpo, a mezza pasta; liquido su preparazione spessa, robusto sopra un abbozzo leggiero; nervoso, rapido, accentuato nei lumi, o liscio, uniforme, lungamente modellato e accarezzato dal pennello; a masse larghe o a piccoli tocchi ravvicinati, l'impasto rispecchia sempre, attraverso l'evidenza del metodo, la personalità dell'autore. Si prepara, di regola, sulla tavolozza; ma si fa anche, o si completa, direttamente sul quadro, col pennello o con la spatola. Il pennello permette maggiore accuratezza e padronanza di esecuzione; la spatola (d'osso, mai di metallo), meno precisa, inadeguata a modellare, lascia però alle tinte maggior freschezza e delicatezza, e dà impasti più robusti. Un impasto normale, non tormentato è la salute della pittura; invecchia bene, indorandosi. Per questo la pittura "alla prima" è la più solida tecnicamente. Gl'impasti eccessivi tendono col tempo a crollare; i lisci a screpolarsi; gli insufficienti e stentati vanno assai più soggetti ad alterazioni di valori. Perché l'impasto dia e conservi tutto il suo rendimento, è necessario comporre la pennellata col minor numero possibile di colori, due, tre, al massimo quattro, scelti anche con grande riguardo alla loro composizione e alle regole chimiche per la loro conservazione. Evitare per quanto si può l'uso dell'olio e delle vernici; mescolare molto sommariamente in modo da conservare nel tocco le impercettibili tracce dei componenti che dànno alla sua compagine, per il lieve contrasto di tono, leggerezza, vibrazione e armonia.

V. tavv. CLXXXI e CLXXXII e tavola a colori.

Vedi anche
glutine Massa proteica elastica e viscosa che si forma durante l’impasto delle farine di cereali. Il glutine non esiste allo stato di composto naturale nelle farine, ma come un complesso di proteine insolubili in acqua che formano una sostanza colloidale, tenace ed elastica, che si ottiene aggiungendo acqua ... pasta Impasto o preparato, destinato a vari usi. alimentazione Impasto di farina e acqua, rimestato sino a renderlo sodo e compatto: sia quello, lievitato, con cui si fa il pane, sia quello, che può essere di farina di frumento o di semolino, non fermentato, che, lavorato in forme diverse ed essiccato, ... pane Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale e lievito (gli ultimi due ingredienti in alcuni tipi possono mancare). Con riferimento ai diversi modi di lavorazione e di cottura, alla farina adoperata, agli ingredienti ... latte Prodotto di secrezione delle ghiandole mammarie; si presenta come un liquido bianco opaco, di composizione chimica complessa; è destinato ad alimentare la prole dei Mammiferi, per la quale rappresenta un alimento completo e indispensabile del primo periodo della vita. ● Oltre al latte materno nel periodo ...
Vocabolario
impasto²
impasto2 impasto2 s. m. [der. di impastare]. – 1. non com. L’operazione di impastare: l’i. della malta. 2. concr. La materia impastata o il composto risultante da più sostanze o ingredienti mescolati e impastati insieme: un i. morbido,...
impastare
impastare v. tr. [der. di pasta]. – 1. Manipolare una o più sostanze solide (in polvere, in granuli, ecc.) con aggiunta di acqua (o d’altro liquido) per ottenere un impasto omogeneo; in partic.: i. la farina, i. il pane, lavorare la farina...
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