immunologia
Branca della medicina che si occupa dell’immunità nei suoi aspetti fisiopatologici e inoltre, come i. clinica, delle malattie immunitarie e della terapia che utilizza i meccanismi dell’immunità.
Le prime osservazioni empiriche sulle difese immunitarie risalgono ad almeno due millenni e mezzo fa: infatti già nel 5° sec. a. C., al tempo dell’epidemia di peste di Atene descritta da Tucidide, c’era la consapevolezza che gli individui adulti, che da bambini erano sopravvissuti a una precedente epidemia di peste, erano protetti dal rischio di contrarre la malattia. La nascita dell’i. come scienza moderna è comunque più recente e risale alla fine del 18° sec., con le prime osservazioni di E. Jenner sul vaccino contro il vaiolo, e al 19° sec., con gli studi di R. Koch e di L. Pasteur sui microrganismi causa di malattie infettive e sulle reazioni di difesa contro di essi.
Le malattie che coinvolgono il sistema immunitario non sono solamente quelle allergiche e autoimmunitarie: l’i. clinica si rivolge anche alle patologie infettive, tumorali, endocrine, ematologiche, iatrogene, ecc. La conoscenza dei meccanismi immunitari e la ricerca nel campo dei farmaci anti-rigetto hanno reso inoltre possibile il successo di gran parte dei trapianti d’organo.
Negli ultimi decenni, l’i. ha fatto registrare rapidi progressi, grazie all’interazione con altre discipline biomediche, quali la genetica, la biologia molecolare, la biologia cellulare, la medicina molecolare, nonché all’integrazione tra l’approccio sperimentale e l’elaborazione di modelli teorici. Dagli ultimi anni dello scorso secolo, l’i. si avvale di scoperte che hanno rivoluzionato l’approccio terapeutico al paziente con problemi immunologici: gli anticorpi monoclonali, gli agenti antiinfiammatori del tipo anti-TNF e altri; la terapia genica, con inserzione di geni mancanti nelle cellule staminali; l’immunoterapia adattativa, con crescita in vitro di cloni linfocitari specifici per determinati agenti infettanti; l’immunomodulazione (➔ immunomodulatore).