immunogenetica
Scienza che studia le basi genetiche dei fenomeni immunitari e i meccanismi attraverso i quali il sistema immunitario contribuisce alla configurazione unitaria di un organismo, determinandone la specificità individuale. I settori che più direttamente interessano l’i. sono quelli relativi all’istocompatibilità dei tessuti, ai trapianti e alla patologia del sistema immunitario, sia per quanto concerne i difetti immunologici primitivi, sia per quanto riguarda la patologia autoimmune.
Il meccanismo che consente il grande repertorio di variabilità espresso dal sistema immunitario è stato spiegato in base al principio della selezione clonale, secondo il quale durante la fase di sviluppo ogni cellula immunocompetente (linfocita T o B) diviene capace di reagire con un determinato antigene, indipendentemente da un suo incontro preliminare con lo stesso. Ciò presuppone la presenza di un numero molto elevato di linfociti; il contatto con l’antigene stimola la proliferazione di un determinato clone di linfociti, dando così inizio alla risposta immunitaria.
Ogni molecola anticorpale è codificata da più geni, soggetti a frequenti ricombinazioni. Nel corso del differenziamento dei linfociti B, i geni che codificano la sintesi dei diversi segmenti proteici degli anticorpi si combinano tra loro in modo casuale e da ciò derivano anticorpi con un numero enorme di siti combinatori per l’antigene (pari a circa 109): questo meccanismo permette di riconoscere una grande varietà di determinanti antigenici. Le mutazioni somatiche contribuiscono ad aumentare ulteriormente la potenziale variabilità anticorpale. Anche nei linfociti T avviene un processo analogo: i geni che codificano i recettori TCR (T-Cell Receptor), responsabili del riconoscimento degli antigeni, vanno incontro a molte ricombinazioni generando un numero elevato di cloni di linfociti T.