immunodeprimente
agg. In medicina, che facilita l’insorgere di patologie favorite da un abbassamento delle difese immunitarie.
• Molte volte però l’organo non attecchisce o viene presto rigettato. A meno che non si tratti pesantemente la parte ricevente con sostanze immunodeprimenti che ne rendono tolleranti i tessuti, almeno per qualche tempo. (Edoardo Boncinelli, Corriere della sera, 20 novembre 2008, p. 30, Cronache) • Dove colpiscono maggiormente [le infezioni specifiche degli ospedali]? «Nelle rianimazioni, nei reparti di attività chirurgica e in quelli di malattie immunodeprimenti, in particolare nelle ematologie. È a rischio anche chi subisce un trapianto perché viene abbassato il sistema immunitario per la buona riuscita dell’intervento» (Gaetano Maria Fara intervistato da Elena Castagni, Messaggero, 20 agosto 2011, p. 9, Cronache).
- Composto dal confisso immuno- aggiunto all’agg. deprimente.
- Già attestato nel Corriere della sera del 14 settembre 1971, p. 17 (Bruno Lucisano).