immobilizzazione
In ortopedia, pratica terapeutica consistente nell’abolizione dei movimenti di un segmento scheletrico mediante opportuni mezzi di contenzione: ha l’indicazione più caratteristica nel trattamento delle fratture ossee, delle distorsioni, delle artriti acute, di alcune ferite; può essere attuata variamente con fasce molli o gessate, docce metalliche, ecc. ● Degenza a letto per malattia, per cause psichiche o per contenzione forzata. L’i. comporta, se prolungata, alcune modificazioni patologiche nell’individuo, tali da rappresentare una vera e propria sindrome (sindrome da i.), con rallentamento del circolo e conseguente facilità alle trombosi venose, diminuzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, abolizione dei riflessi posturali, diminuzione delle masse muscolari, alterazione del ciclo veglia-sonno, anorressia, stipsi, diminuzione dell’increzione degli ormoni ipofisari e della corteccia surrenalica.