IMBARCO (fr. embarquement; sp. embarque; ted. Einschiffung; ingl. shipping)
In generale s'intende per imbarco quell'operazione per la quale personale o materiale viene sistemato da terra a bordo d'una nave. L'imbarco può essere definitivo, come avviene per il personale che deve fare servizio sulla nave stessa (vedi equipaggio) e per il materiale (combustibile, viveri, dotazioni varie) che è necessario per farla funzionare; oppure temporaneo, come per le persone e il materiale che s'installano a bordo soltanto per venire trasportati da un punto ad un altro. Nella maggior parte dei casi, però, allorché si parla d'operazioni d'imbarco, ci si suole implicitamente riferire agl'imbarchi temporanei (v. porto).
Imbarchi militari. - Le operazioni militari possono importare talvolta la necessità di trasportare oltre mare dei corpi di truppa più o meno numerosi e importanti, e di provvedere in seguito al loro rifornimento continuato. Caso tipico del genere è quello in cui si tratti di dover andare a operare sul territorio d'un nemico col quale non si abbia una frontiera terrestre in comune, oppure questa sia tale da risultare di valico troppo difficile: caso particolare più ordinario è quello delle spedizioni coloniali. La necessità d'operazioni di questo genere si può presentare però anche quando si tratti di trasportare truppe o rifornimenti militari da un punto all'altro del proprio territorio, da . colonie alla madre patria, o infine sul territorio d'un alleato, e sempre che la via marittima risulti la sola praticabile, o la più breve, o comunque la più conveniente.
Per effettuare questi trasporti, uomini, quadrupedi e materiali devono essere imbarcati su navi apposite. Generalmente si utilizzano a tal fine le navi mercantili ordinarie che vengono requisite nel numero, tipo e capacità meglio adatti per lo speciale servizio. È ovvio che, generalmente, le navi destinate al trasporto di passeggieri si prestano meglio a venire utilizzate per l'imbarco del personale, e quelle da carico sono più indicate per imbarcarvi materiali e quadrupedi. Alcuni materiali particolarmente ingombranti o pesanti, come artiglierie, autocarri, munizioni, ecc., possono anzi esigere particolari condizioni di capacità di stive, ampiezza di boccaporti e potenza di mezzi di sollevamento, quali si possono trovare soltanto sopra navi determinate: altri, come i viveri freschi, gli esplosivi, ecc., possono richiedere sistemazioni speciali di refrigerazione, di sicurezza e simili.
Da tutto ciò emerge la necessità di studiare attentamente l'intera operazione dell'imbarco, e di predisporla a tempo debito in tutti i suoi particolari, ciò che in pratica può per altro venire ostacolato dal fatto che le navi da requisire possono essere scelte soltanto fra quelle di bandiera nazionale che al momento voluto si trovino nei porti dello stato. E poiché molto spesso il tempo che passa fra la deliberazione e l'esecuzione è assai limitato, ne consegue in definitiva che l'operazione d'imbarco va annoverata fra le più delicate che si presentino nel campo della logistica.
Fase di preparazione. - Agli studî e predisposizioni per l'imbarco di una o più grandi unità di guerra concorrono lo Stato Maggiore dell'esercito e quello della marina.
Lo Stato Maggiore dell'esercito, stabilita la composizione del corpo di spedizione e fissata per ciascuna unità la forza in uomini, quadrupedi, carreggi, materiali di scorta, ecc. ne dà comunicazione allo Stato Maggiore della marina, che sulla base dei dati ricevuti e della capacità dei piroscafi indicata dal "Registro del naviglio nazionale" compila un quadro d'imbarco, nel quale sono indicati i piroscafi scelti per il trasporto e le unità o i materiali di dotazione che su ciascuno di essi dovranno imbarcare.
Previo accordo tra i due Stati Maggiori, si procederà alla scelta del porto d'imbarco, uno o anche più a seconda della situazione politico-militare, dell'entità del corpo di spedizione, della capacità di carico di ciascun porto. Requisiti d'un porto d'imbarco devono essere: che disponga di mezzi atti a facilitare il sollecito imbarco; che sia centro di comunicazioni ferroviarie che consentano il rapido afflusso delle unità costituenti il corpo di spedizione (questa condizione si verifica quasi sempre là dove si verifica la prima); che disponga di alloggiamenti per l'eventuale sosta delle truppe, di locali per il ricovero dei materiali, di acqua potabile e abbondante, ecc. Quando non sia possibile trovare porti che dispongano di tutti tali requisiti, saranno dagli stati maggiori studiate disposizioni atte a rimediare alle principali deficienze.
Per l'imbarco di truppe e materiali, anche dove esistano banchine di attracco, non si potrà prescindere dal concorso di galleggianti (barche a motore, pontoni, ecc.). Il numero, la specie e la potenzialità di essi verranno determinati in relazione alle caratteristiche del porto o dei porti d'imbarco (esistenza o meno di banchine e pontili; distanza dei piroscafi dalla spiaggia; altezza del fondale in corrispondenza della spiaggia, ecc.).
Tutti gli studî, le predisposizioni e i computi testé indicati dovranno essere condotti con criterî di larghezza affinché si possa sempre fare fronte a eventuali nuove necessità.
È ovvio il danno che durante le operazioni d'imbarco possono arrecare i mezzi aerei del nemico. Ne consegue la necessità di adottare difese atte a sventare o neutralizzare nella maggior misura possibile l'intervento di detti mezzi. Tali difese consistono, al solito, nelle azioni delle artiglierie e mitragliatrici controaeree, nelle azioni di mezzi aerei da esplorazione e da caccia, nel mascheramento delle operazioni e dei mezzi d'imbarco.
Fase di attuazione. - Vengono costituite apposite "commissioni d'imbarco" composte di ufficiali dell'esercito e della marina. In un primo momento provvedono alle operazioni d'allestimento dei piroscafi: indi assumono la direzione delle operazioni d'imbarco. L'allestimento dei piroscafi, consistente nell'esecuzione di tutti i lavori atti a favorire la sistemazione a bordo di uomini, quadrupedi e materiali (cuccette, scale d'accesso, cucine, latrine, stalli e boxes, lavori d'isolamento per munizioni ed esplosivi, ecc.) viene fatto, secondo le direttive delle commissioni d'imbarco, in porti in cui vi siano maestranze sufficienti per una rapida esecuzione dei lavori e che perciò potranno essere anche diversi dal porto d'imbarco. Durante le operazioni d'allestimento si provvede, se possibile, all'imbarco di carbone, acqua, materiali di dotazioni di bordo. Nel porto o nei porti d'imbarco vengono intanto attuati i preparativi tendenti a facilitare e sollecitare l'imbarco del corpo di spedizione: concentramento di galleggianti, costruzione di pontili, raccolta del personale tecnico specializzato, preparazione di alloggiamenti per la sosta di truppe e quadrupedi; impianto di servizî (viveri, sanitario, veterinario) occorrenti per la vita delle unità che sostano in attesa d'imbarco; designazione di locali per il ricovero dei materiali di passaggio, ecc.
Nei giorni che saranno stati indicati dallo Stato Maggiore dell'esercito in accordo con quello della marina, si effettuerà l'affluenza, per ferrovia e anche per via ordinaria, delle unità componenti il corpo di spedizione. Tale affluenza sarà regolata in modo da evitare ingorghi e lunghe soste nel porto d'imbarco. Contemporaneamente si verrà radunando la flotta da guerra destinata a scortare il convoglio durante la traversata.
Ricevuta comunicazione del quadro d'imbarco, il comando del corpo di spedizione avrà intanto compilato a sua volta l'ordine d'imbarco, nel quale sono stabiliti: l'ordine di successione dei singoli piroscafi per il caricamento; le banchine o i pontili d'imbarco; il giorno e l'ora in cui ciascuna unità dovrà trovarsi al punto d'imbarco assegnatole; le vie che dovrà seguire per accedervi dagli alloggiamenti; le località di eventuale attesa in prossimità dei punti d'imbarco. Su ogni piroscafo che carichi truppe viene imbarcato un ufficiale della marina militare con la carica di "comandante militare del piroscafo". Deve curare l'esecuzione della missione militare affidata al piroscafo, lasciando al comandante di questo la parte tecnica dell'esercizio di comando. Sui piroscafi che caricano materiali, è imbarcato un ufficiale di commissariato dell'esercito o della marina con la carica di "commissario militare di bordo"; ha in consegna i materiali imbarcati.
Ogni unità, ricevuto l'ordine d'imbarco, nomina un "ufficiale di caricamento" che si presenta alla commissione d'imbarco, cui comunica i dati relativi alla forza da imbarcare (ufficiali, truppa, quadrupedi, carreggi, bocche da fuoco, automezzi, materiali). Lo stesso ufficiale è poi incaricato di coadiuvare la commissione d'imbarco nelle operazioni di imbarco per la propria unità. L'ordine in cui si succedono gl'imbarchi è il seguente: materiali, cominciando dai più pesanti e anche di meno urgente impiego all'atto dello sbarco; carri; quadrupedi; uomini. Degli ufficiali una parte precede la truppa per indicare a bordo il posto assegnato ai singoli militari. Le truppe vanno distribuite sulle navi rispettandone i vincoli organici, i raggruppamenti d'ordine tattico e la successione con la quale dovranno sbarcare e combattere; ciascuna unità o frazione di unità coi proprî materiali, servizî e rifornimenti. Il piano di imbarco è quindi connesso col piano di sbarco.