imbarcare [imbarche, in rima, II singol. pres. indic.]
Ricorre, in senso figurato, solo in Pg XXVI 75 Beato te, che... / per morir meglio, esperïenza imbarche, " idest colligis et reponis in barcam tui ingenii ", Benvenuto (cfr. quel che fidanza non imborsa, If XI 54).
Il tono esclamativo e la metafora elaborata preludono alle successive ricercatezze stilistiche (umana legge, / ... si legge; s'imbestiò ne le 'mbestiate schegge; Farotti ben di me volere scemo..., vv. 83-91) riscontrabili nelle parole di Guido Guinizzelli.