PRIGOGINE, Ilya
Chimico nato a Mosca il 25 gennaio 1917. Ha studiato chimica e fisica all'università libera di Bruxelles, dove fin da studente cominciò a interessarsi di termodinamica chimica sotto la guida di T. De Donder (1873-1957). Nel 1945 ottenne l'Agrégation de l'asseignement supérieur in chimica fisica; nel 1947 divenne professore di chimica fisica e fisica teorica all'università di Bruxelles, direttore degl'istituti Solvay e dal 1967 direttore del Center for statistical mechanics and thermodynamics dell'università del Texas ad Austin; presidente dell'accademia reale belga; membro straniero dell'Accademia nazionale americana delle scienze. L'attività di ricerca di P. si è svolta in diversi campi; in particolare in quelli della termodinamica e della meccanica statistica. Si è occupato specialmente delle proprietà fondamentali dei processi irreversibili e degli stati di non equilibrio; ha enunciato in particolare il teorema della minima produzione di entropia negli stati stazionari, ciò che ha portato a un'interpretazione "dinamica" del secondo principio, secondo la quale un sistema viene visto evolvere nel tempo sotto l'azione di "forze generalizzate". In contrapposizione al principio di ordine di Boltzmann, valido per stati di equilibrio, le strutture dissipative vanno considerate come l'ottenimento di ordine dalle fluttuazioni, stabilizzate attraverso scambi di materia ed energia con l'esterno. Sempre nel campo delle ricerche sui processi irreversibili, P. è giunto all'elaborazione di una meccanica statistica degli stati di non equilibrio di portata assai rilevante, compendiata in Non equilibrium statistical mechanics (1962). Altro campo delle ricerche di P. è quello della teoria delle soluzioni. In base ai concetti di forze intermolecolari e di effetti strutturali sviluppati nel volume The molecular theory of solutions (1957), egli ha cercato di dare un'interpretazione più moderna delle leggi delle soluzioni diluite; particolarmente interessanti sono i risultati relativi alle soluzioni di polimeri, fra i quali un teorema degli stati corrispondenti per composti puri e miscele. La sua attività ha interessato anche altri campi della chimica fisica; questa sua molteplicità d'interessi e la fecondità delle idee hanno favorito il raccogliersi di un vasto stuolo di collaboratori, che hanno contribuito all'estensione e alla diffusione delle sue vedute. Le sue ricerche gli hanno valso il premio Nobel per la chimica per il 1977.