ERENBURG, Il′ja Grigor′evič (XIV, p. 203)
Gli è stato assegnato il premio Stalin 1948 per la letteratura.
Al primo piano quinquennale dedicò il romanzo Il secondo giorno della creazione. Negli anni precedenti alla seconda Guerra mondiale i suoi feuilletons furono una critica spietata del sistema capitalistico e del nazi-fascismo (Uno scioglimento stentato). L'azione dei libri di E. muta sempre luogo, ma i due estremi sono Mosca e Parigi. E mentre tuona contro l'Europa, deridendo l'ipocrisia, la morale farisaica, la civiltà borghese, è così innamorato dell'occidente da piangere sulla guerra civile spagnola o sulla Francia (La caduta di Parigi, romanzo). Quando i Tedeschi attaccarono la Russia, Erenburg divenne popolarissimo per le sue aggressive conversazioni radiofoniche, per gli articoli patriottici e per la polemica instancabile contro l'hitlerismo. Questi articoli pubblicati poi in volume (La Guerra, 1943-45) sono gli annali della resistenza sovietica.
Bibl.: C. Grabher, Introduzione alla trad. italiana di Il secondo giorno, Roma 1944.