Uomo di stato serbo (Garaši, Kragujevac, 1812 - Belgrado 1874); ministro degli Interni (1843-52), col suo Načertanije del 1844 formulò un moderno e organico programma di politica estera, secondo il quale la Serbia doveva divenire il centro direttivo e unificatore di tutti gli Slavi meridionali. Ministro degli Esteri (1852-53), nella crisi di Crimea evitò che la Serbia si schierasse dalla parte della Russia. Membro del Consiglio (1856-58), combatté la politica austrofila del principe Alessandro Karađorđević. Dopo la caduta di Karađorđević (1858) e il ritorno sul trono di Miloš Obrenović, all'ascesa del principe Michele divenne presidente del Consiglio e ministro degli Esteri (1861-67), e fece muovere accortamente la Serbia fra gli opposti interessi delle grandi potenze. Negli ultimi anni rimase lontano dalla politica.