ileotomia
Intervento chirurgico di apertura dell’intestino tenue, al fine di asportare formazioni patologiche (polipi), o corpi estranei ingeriti accidentalmente (spec. da bambini), o volontariamente da parte di psicopatici; talvolta si tratta della rimozione di ammassi di fibre indigerite, o di ovuli di stupefacenti che non sono progrediti verso il retto, ecc. L’i. si rende necessaria ogni volta che i dati anamnestici, radiologici ed ecografici depongano per una mancata progressione del corpo estraneo verso il retto, con rischio di occlusione o di perforazione intestinale.