ALDOBRANDESCHI, Ildebrandino
Figlio di Ildebrando (VII) Novello di Sovana, primo conte palatino, il 27 apr. 1195 ebbe la conferma da Enrico VI dei diritti e possessi già garantiti a suo padre da Federico I, con il riconoscimento delle qualifiche di conte palatino e di fedele. Ciò non gli impedì di aderire il 4 dic. 1197 alla lega guelfa, costituitasi in S. Genesio dopo la partenza di Filippo di Svevia, per non rimanere isolato tra le altre forze ostili all'Impero.
Nel 1199, tuttavia, divenne capitano del popolo e podestà di Viterbo, che si era ribellata ad Innocenzo III, vincendo le truppe papali a Cava di Gorga. Si riaccostò alla Chiesa quando nel 1202 Siena ed Orvieto si allearono minacciandolo di accerchiamento, così da indurlo (1203) a stringere patti con le due stesse città; tra il 4 e il 21 gennaio con la prima, il 3 giugno con la seconda.
Fu a capo della cavalleria orvietana con Ranuccio Farnesi il 20 giugno 1207 a Montallo della Berardenga, il 31 luglio successivo a Montefiascone; rese atto di omaggio ad Innocenzo III, che gli confermò il possesso di alcuni castelli; forse con l'approvazione dello stesso pontefice nel 1209 era al seguito del legato imperiale Wolfcherio, patriarca di Aquileia, che curava la restituzione dai Comuni all'impero di ciò che avevano preso; successivamente nel 1210 e nel 1211, l'A. seguì l'imperatore Ottone IV, dal quale aveva ottenuto il 1 nov. 1209 e l'11 ott. 1210 solenni benefici, fra cui il possesso delle terre di Ranieri di Bartolomeo, comprendenti anche Pitigliano.
Non si sa però se questi ultimi atti siano da riferirsi a lui o al figlio suo Ildebrandino maggiore, in favore del quale e di altri tre figli, nel 1208, l'A. aveva fatto testamento. Entro il 1212, ad ogni modo, era morto senz'altro, in tale data avendo confermato Ildebrandino maggiore ad Orvieto i patti sottoscritti da suo padre nel 1203.
Fonti e Bibl.: Cronaca di Luca di Domenico Manenti,in Rer. Italic. Script.,2 ediz., XV, 5, a cura di L. Fumi, pp.269-414; Regesto di Atti originali per la giurisdizione del Comune, ibid.,pp.97-123; R. Davidsohn, Storia di Firenze. Le origini,Firenze 1907, pp. 952-1014; O. Ciacci, Gli Aldobrandeschi nella storia e nella Divina Commedia,Roma 1935,I, pp.55-61, e II, pp. 83-96.