Vescovo e teologo (Lavardin, Le Mans, 1056 - Tours 1134); formatosi alla scuola di Le Mans, della quale fu arcidiacono (1092), poi vescovo (1096); dal 1125 arcivescovo di Tours. Combatté gli enriciani. Numerose le opere che furono attribuite a I.: scritti teologici, sermoni, poesie e lettere, ma molte non gli appartengono: così il Moralium dogma philosophorum attribuito con verosimiglianza a Guglielmo di Conches, e altresì il Mathematicus che è forse di Bernardo Silvestre; molto dubbia anche l'attribuzione del Tractatus theologicus. Importantissimo è l'epistolario, non solo ricco di problematica teologica, ma fonte storica preziosa. La critica moderna ha soprattutto valorizzato le poesie di Ildeberto che, redatte secondo modelli classici, soprattutto oraziani, mostrano l'apprezzamento per i valori della civiltà antica e una viva sensibilità poetica anche in argomenti di carattere moraleggiante e teologico.