AGLAOFONTE, il vecchio ('Αγλαοϕῶν, Aglaŏphon)
Pittore di Taso, vissuto nella prima metà del sec. V a. C., e padre del pittore, di lui tanto più celebre, Polignoto. Non sono stati tramandati i soggetti delle sue pitture, ma solo qualche vaga notizia sulla sua arte, la quale si svolge ancora nel periodo dell'arcaismo. È interessante quel che dice Quintiliano (Inst. orat., XII, 10, 3), che i primi pittorì le cui opere meritino di esser vedute non soltanto per il pregio dell'antichità, sono Aglaofonte e Polignoto, la cui maniera semplice di colorire trovava, ai tempi dello scrittore romano (seconda metà del sec. I d. C.), molti ammiratori, i quali preferivano quest'arte, ancora non perfetta per tecnica e di forme severe, a quella dei più grandi pittori di età classica, per darsi l'aria, aggiunge Quintiliano, di fini conoscitori. Sembra che Aglaofonte abbia per il primo rappresentato, nella pittura, la Vittoria (Nike) alata (Schol. ad Aristoph. Aves, 574; cfr. Fr. Studniczka, Die Siegesgöttin, Lipsia 1898, p. 14); e infatti, nella pittura dei vasi, questo tipo appare nello stile severo a figure rosse, già sviluppato nei primi decennî del sec. V.