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Ventotene, Il Manifesto di

di Pier Virgilio Dastoli - Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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Ventotene, Il Manifesto di

Pier Virgilio Dastoli

Documento scritto da Altiero Spinelli (➔) ed Ernesto Rossi durante l’inverno del 1941, il cui titolo completo è Il Manifesto per un’Europa libera ed unita, ma noto come ‘Il Manifesto di V.’, soprattutto nell’edizione clandestina del 1944, curata da E. Colorni. Il Manifesto, frutto di riflessioni sviluppatesi nel corso della cosiddetta ‘guerra dei 30 anni’ che ha sconvolto l’Europa dal 1914 al 1945, rappresenta un mutamento di paradigma essenziale nel progetto di un continente europeo unificato.

Le origini dei temi del Manifesto

L’idea o meglio l’ideale di una federazione europea circolava in Europa da un secolo e mezzo, se si fa riferimento al progetto scritto nel 1814 da H. de Saint-Simon e A. Thierry per la riorganizzazione della società europea secondo un modello sovranazionale, ma questo ideale non aveva mai dato vita a un movimento politico né era stato considerato dai suoi promotori come un obiettivo concreto per la generazione dei loro contemporanei.

L’elaborazione del Manifesto

Partendo dall’analisi delle ragioni che avevano provocato due guerre mondiali e ispirandosi contemporaneamente a testi anglosassoni e alle riflessioni di L. Einaudi (➔) sulla crisi dello Stato-nazione, il Manifesto di V. abbandonava la convinzione evoluzionista del pacifismo passivo tipica della dottrina liberale – secondo la quale le società erano naturalmente portate a svilupparsi verso forme superiori di convivenza – per aprire una prospettiva diversa di pacifismo attivo, sulla base della necessità di offrire all’Europa il progetto di un nuovo sistema fondato sull’interdipendenza degli Stati e non più sull’equilibrio fra Stati sovrani. In questo senso, la teoria dello Stato federale concepita da Spinelli e Rossi e l’azione politica che ne è stata il suo naturale corollario hanno lasciato il segno nel tempo, collocandosi nel solco del pensiero politico realista.Teoria e azione insite nel M. si sono distinte sia dalle concezioni del federalismo come un’ideologia destinata a imporsi fatalmente nel corso della storia, che culminerà nella federazione mondiale, sia dalle dottrine liberali, democratiche e socialiste che attribuivano rispettivamente alle politiche economico-mercantiliste, ai sistemi totalitari e al capitalismo le cause della guerra.

Spinelli e Rossi, confinati dal regime fascista nel carcere a cielo aperto di V. insieme a qualche centinaio di confinati politici o delinquenti comuni, elaborarono la loro dottrina dello Stato federale mentre l’Europa era quasi tutta occupata dalle armate di Hitler, disordinatamente accompagnate dall’esercito di Mussolini. Approfittando delle maglie larghe della polizia fascista, il Manifesto di V. nacque, così, scritto a 4 mani da Spinelli e Rossi con contributi intellettuali rilevanti del socialista ebreo Colorni, di sua moglie U. Hirschmann, poi divenuta compagna di Spinelli, e di altri antifascisti non comunisti come G. Braccialarghe, A. Buleghin, D. Roberto, L. Fundo e S. Skendi.

Il M. fu diviso in 3 parti: una dedicata alla crisi della società moderna, l’altra all’unità europea dopo la guerra, entrambe scritte da Spinelli, e la terza, scritta da Rossi, alla riforma della società. Secondo lo stesso Spinelli, del Manifesto restano attuali tre elementi di valutazione: la necessità di un’azione politica per la realizzazione della Federazione europea nel tempo presente, la continuità di quest’azione affidata a un movimento di rivoluzionari di professione, l’adesione al progetto di unire l’Europa su basi federali come metro di giudizio delle forze politiche tradizionali.

Vedi anche
Altiero Spinèlli Spinèlli, Altiero. - Uomo politico (Roma 1907 - ivi 1986). Militante comunista e antifascista, nel 1927 fu arrestato e condannato dal tribunale speciale fascista al carcere e poi al confino. Uscito dal PCI (1937), negli anni della guerra maturò la convinzione che solo una federazione degli stati europei ... Eugenio Colórni Colórni, Eugenio. - Filosofo e patriota italiano (Milano 1909 - Roma 1944). Prof. di filosofia all'istituto magistrale di Trieste, fu nel 1938 arrestato per ricostituzione illegale in Italia del Partito socialista, e poi inviato al confino, dove studiò concretamente i problemi del federalismo europeo. ... Manlio Róssi Dòria Róssi Dòria, Manlio. - Economista (Roma 1905 - ivi 1988); prof. univ. di economia e politica agraria all'univ. di Napoli (1949-75). Condannato dal tribunale speciale per antifascismo nel 1935, ha partecipato alla Resistenza nelle file del Partito d'Azione e ha fatto parte della Consulta Nazionale; è ... Federalismo In linea di massima, per federalismo si intende quell’assetto istituzionale per cui, a partire dalla fine del XVIII secolo, un ordinamento giuridico si caratterizza per un riparto della potestà di imperio tra un apparto di governo centrale ed una pluralità di apparati di governo periferici. D’altra parte, ...
Tag
  • SISTEMI TOTALITARI
  • ALTIERO SPINELLI
  • REGIME FASCISTA
  • ERNESTO ROSSI
  • CAPITALISMO
Vocabolario
manifèsto¹
manifesto1 manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.;...
manifèsto²
manifesto2 manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...
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