Il governo sudafricano ha investito molto - in termini non solo monetari - in questo appuntamento, che infatti è stato affrontato dal paese ospitante con una grandissima energia e attenzione, sottolineandone il carattere di festa e opportunità. Per il Sudafrica post-apartheid, si trattava della presentazione al mondo dei successi della ‘nazione arcobaleno’.
Le risorse spese per le infrastrutture (quasi due miliardi di euro) e l’organizzazione dell’evento sono state molto discusse, perché ritenute da alcuni eccessive in un paese in cui il 22% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Il successo del Campionato con il rilancio dell’immagine del nuovo Sudafrica ha però ripagato il paese di tutti i costi. In un sondaggio effettuato alla fine del 2010 relativamente alla popolarità delle medie potenze, il Sudafrica - insieme al Brasile - ha registrato il secondo più significativo aumento del proprio gradimento presso i cittadini di altri paesi, pari a 7 punti percentuali. All’interno del paese, invece, si è registrata un po’ di delusione post partum, certificata anche dagli scioperi che hanno bloccato il paese solo due mesi dopo il calcio d’inizio.