Kita, Ikki
Pensatore giapponese (Sado 1883-Tokyo 1937). Fu il principale ideologo del nazionalismo radicale giapponese della prima metà del Novecento. Dopo aver assorbito elementi di socialismo nei primi anni del secolo, influenzato dal misticismo buddhista si recò in Cina, dove parteggiò per la Repubblica contro il presidente Yuan Shikai. Tornato in Giappone, pubblicò nel 1919 Lineamenti di un progetto per la riforma del Giappone, censurato perché sosteneva la sospensione della Costituzione Meiji. Egli accusava le istituzioni e i partiti parlamentari di stravolgere il rapporto filiale fra l’imperatore e il popolo, mentre lo sfruttamento capitalista veniva assimilato a quello delle potenze capitaliste sui popoli dell’Asia, alla guida del quale doveva porsi il Giappone; invocava la redistribuzione delle terre, la parziale confisca delle rendite finanziarie e la «restaurazione» dell’autorità imperiale. Coinvolto nel fallito colpo di Stato del 26 febbraio 1936, dei cui preparativi era stato informato, fu giustiziato.