camaleonti, iguane e draghi volanti
Piccoli draghi delle foreste tropicali e dei deserti
Una grande diversità di forme e adattamenti caratterizza gli Iguanomorfi, Rettili diffusi soprattutto nelle foreste tropicali, nelle savane e nei deserti.
Le loro dimensioni variano dai pochi centimetri di un camaleonte nano agli oltre due metri dell'iguana dai tubercoli. Diurni o notturni, a seconda dell'ambiente in cui vivono, sono predatori di insetti e di altri piccoli animali, ma molte specie si cibano di vegetali. Esistono specie che corrono sul terreno, si arrampicano sugli alberi e sugli arbusti, si mimetizzano fra le rocce e la sabbia, nuotano nei fiumi. Alcune sono capaci di correre sulla superficie dell'acqua o addirittura di volare da un albero all'altro
Fra tutti i Rettili Sauri che popolano la Terra, gli Iguanomorfi sono i più impressionanti per la grande diversità di forme, colori e dimensioni. Infatti, le altre famiglie di Sauri viventi sono molto più uniformi e meno spettacolari. Solo negli Iguanomorfi troviamo specie dotate di un aspetto così inquietante da sembrare draghi in miniatura. All'interno degli Iguamomorfi si distinguono tre famiglie principali: Iguanidi, Agamidi e Cameleonidi. Questi ultimi comprendono i famosi camaleonti e hanno un aspetto inconfondibile. Le prime due famiglie, invece, sono spesso oggetto di grande confusione, non avendo caratteri morfologici che ne permettano un'immediata separazione. Per distinguerle, bisognerebbe aprire la bocca del rettile, rischiando qualche morso! Infatti, la differenza sta nei denti che negli Iguanidi sono impiantati sul margine interno delle mascelle e negli Agamidi su quello esterno. Tutto il resto è variabilissimo e mostra una serie di esempi di convergenza evolutiva: i membri delle due famiglie si assomigliano molto a seconda del tipo di ambiente in cui vivono e del ruolo ecologico che svolgono.
Sia tra gli Iguanidi sia tra gli Agamidi ci sono specie diurne e notturne, insettivore e onnivore, adattate a vivere sugli alberi, tra gli arbusti, sul suolo, sulle rocce e nella sabbia. In ogni tipo di ambiente, le due famiglie hanno prodotto forme specializzate che si assomigliano molto le une con le altre. Per esempio, nei deserti americani vivono i cosiddetti rospi cornuti (Phrynosoma) mentre nei deserti australiani troviamo il moloch (Moloch horridus), entrambi tozzi, spinosi, notturni e lenti. Tuttavia i primi sono Iguanidi, i secondi Agamidi. Un caso analogo riguarda le iguane vere e proprie (Iguana) e i fisignati (Physignathus): entrambi vivono nelle foreste tropicali e pertanto si assomigliano molto; tuttavia le prime appartengono agli Iguanidi e vivono nell'America Centro-meridionale mentre i secondi sono Agamidi e si trovano nell'Indocina e in Australia. In questa distinzione tra le due famiglie, la geografia aiuta molto, perché Agamidi e Iguanidi non convivono mai: i primi vivono in Africa, Asia e Australia, mentre i secondi si trovano prevalentemente nel Nuovo mondo.
Molte specie di Iguanidi sono di piccola taglia e passano quasi inosservate nella grande biodiversità del Nuovo continente. Tuttavia, esistono alcuni giganti che fanno notevole impressione anche perché il loro aspetto evoca immagini di draghi e dinosauri. La specie più grande è l'iguana dai tubercoli (Iguana iguana), che vive nelle foreste tropicali dal Messico al Brasile e raggiunge i 2 m di lunghezza. Gli adulti vivono sugli alberi in vicinanza dei fiumi, e in caso di pericolo si lasciano cadere nel sottobosco o nell'acqua. Sul dorso possiedono una lunga cresta formata da piccole squame erette. Il colore è verde con barre nere sulla coda, che può essere usata come una frusta per difendersi dai predatori. Le iguane adulte si nutrono prevalentemente di vegetali, mentre i giovani sono soprattutto insettivori. Questa specie è oggetto di un grande commercio come animale da appartamento per il suo aspetto vistoso e impressionante. Inoltre viene cacciata dagli indigeni del Sudamerica, che la considerano una vera ghiottoneria. I basilischi (Basiliscus), diffusi nelle foreste del Sudamerica, sono caratterizzati da un elmo sul capo e da una cresta sul dorso. Sono capaci di correre sulla superficie dell'acqua grazie alle zampe posteriori fornite di espansioni cutanee sulle lunghe dita.
È possibile riscontrare la grande diversità di forme presente tra gli Iguanidi americani anche nella famiglia gemella degli Agamidi che popolano il Vecchio mondo. Ciò costituisce l'indizio di una vera e propria evoluzione parallela fra due gruppi. Oltre agli esempi che abbiamo già fatto per il moloch e i fisignati, ricordiamo gli idrosauri (Hydrosaurus), endemici ‒ cioè esclusivi ‒ delle Filippine e della Nuova Guinea. Vivono nelle foreste tropicali presso i fiumi e ricordano sia le iguane sia i basilischi: come questi ultimi, sono capaci di correre sull'acqua grazie alle dita modificate delle zampe posteriori. Le agame (Agama) sono le specie più diffuse nel continente africano. I maschi mettono in mostra la loro vivace colorazione posandosi sulle rocce o sui tronchi per segnalare il possesso del territorio e richiamare le femmine. Lo stellione (Agama stellio) è diffuso nelle regioni rocciose del Medio Oriente e nelle isole dell'Egeo. È quindi l'unico agamide della fauna europea. Forse, i più bizzarri sauri del mondo sono i draghi volanti (Draco), diffusi nelle foreste tropicali dell'Asia. Le loro costole sono particolarmente allungate e flessibili, e sostengono due grandi pieghe cutanee con cui riescono a planare spostandosi da un albero all'altro.
I Cameleonidi sono un esempio di stretta specializzazione alla vita arboricola, a partire da un antenato in comune con gli Agamidi. Infatti, la maggior parte dei camaleonti vive su alberi e arbusti, e si muove molto lentamente per non farsi vedere né dai predatori né dalle prede. Gli occhi sono capaci di ruotare indipendentemente l'uno dall'altro, permettendo all'animale di vedere contemporaneamente in tutte le direzioni. Pertanto, il camaleonte può tenere d'occhio un'appetitosa farfalla e nello stesso tempo controllare le intenzioni di un falco. La lingua estroflettibile e molto lunga gli permette di catturare una preda a distanza di parecchi centimetri. Per meglio aderire ai rametti delle piante, i camaleonti possiedono zampe a pinza e coda prensile. La colorazione è generalmente simile a quella del fogliame o dei tronchi su cui vivono ma può rapidamente cambiare a seconda delle circostanze, per esempio in conseguenza dello stato fisiologico e dell'umore dell'animale ma anche per le condizioni di luce, temperatura, e così via. Tuttavia, i colori di cui ogni specie dispone sono limitati e generalmente corrispondono a quelli riscontrabili nel corrispondente habitat.
I camaleonti vivono in tutto il continente africano. Esiste però una specie che è diffusa dalla costa meridionale del Mediterraneo fino in India. È il camaleonte comune (Chamaeleo chamaeleon), di cui esistono popolazioni naturalizzate anche in Grecia, Italia meridionale e Spagna.
Per molto tempo gli zoologi si sono interrogati sulle cause storiche della strana distribuzione geografica degli Iguanidi e degli Agamidi e sulla segregazione tra le due famiglie. Oggi si ritiene che gli Iguanidi siano una famiglia più primitiva, un tempo diffusa in tutta la fascia tropicale. Successivamente, dall'Asia si sarebbero evoluti gli Agamidi, che si sarebbero spinti verso sud soppiantando gli Iguanidi in tutto il Vecchio mondo. Gli unici posti dove gli Agamidi non sono riusciti ad arrivare sono le Americhe, il Madagascar e alcuni arcipelaghi del Pacifico, che la deriva dei continenti aveva già isolato. Infatti, è proprio qui che troviamo gli Iguanidi, antico popolo sconfitto dalla competizione con modelli evolutivi più recenti. Probabilmente, il segreto del successo degli Agamidi sta nella dentatura: infatti, i denti di questi Sauri non sono tutti uguali fra loro come negli Iguanidi, ma tendono a differenziarsi imitando gli incisivi, i canini e i molari dei Mammiferi: ciò comporta una maggiore efficienza nell'alimentarsi.