Torero e letterato spagnolo (Siviglia 1891 - Manzanares 1934). Amico dei poeti della generazione del '27, scrisse opere di teatro (Sinrazón, 1928; Zaya, 1928; Ni más ni menos, post., 1976). Morì tragicamente in una corrida; la sua fine fu cantata da F. García Lorca (Llanto por Ignacio Sánchez Mejías) e da R. Alberti (Verte y no verte).