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MARTINOVICS, Ignác

di Giulio de Miskolczy - Enciclopedia Italiana (1934)
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MARTINOVICS, Ignác

Giulio de Miskolczy

Scrittore politico e capo dei giacobini ungheresi. Nato a Pest il 20 luglio 1755, da giovane entrò nell'ordine dei francescani; poi, lasciato il chiostro, divenne sacerdote militare in Bucovina. Nel 1783 fu nominato dall'imperatore Giuseppe II professore dell'università di Leopoli. Durante la dominazione di Leopoldo II (1790-92) cominciò ad inviate da Pest relazioni segrete al gabinetto del sovrano su pretese associazioni pericolose. Leopoldo concedette varie cariche al nuovo agente; ma il suo successore, Francesco II, troncò le relazioni con il M. Il quale cercò allora di organizzare una rivoluzione contro la dinastia regnante. Una "Società segreta di riformatori" avrebbe avuto lo scopo di persuadere la nobiltà ungherese, con il miraggio d'una repubblica aristocratica, a separarsi dall'Austria, mentre un'altra società, i cui obbiettivi vennero precisati nel Catechismo della libertà e dell'uguaglianza, riecheggiante le idee della rivoluzione francese, si diresse esclusivamente contro la nobiltà. M. iniziò il suo lavoro nel maggio 1794, ma scoperta la sua trama, il 20 maggio 1795 perdé il capo sul patibolo insieme con i 4 dirigenti del movimento. Lasciò alcune orazioni e altri scritti.

Bibl.: G. Fraknói, M. élete (La vita di M.), Budapest 1921; E. Mályusz, Sándor Lipót föherceg nádor iratai (Carteggio del conte palatino arciduca Leopoldo Alessandro), Budapest 1926; G. Fraknói, M. és társainah összeesküvése (La congiura di M. e dei suoi compagni), Budapest 1880.

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