TANSINI, Iginio
Chirurgo, nato a Lodi il 16 novembre 1855. Laureato a Pavia nel 1878, fu dapprima assistente della Clinica chirurgica di Pavia, poi direttore e chirurgo primario dell'Ospedale Maggiore di Lodi (1882-1888), infine professore di clinica chirurgica nelle università di Modena (1888-1892), di Palermo (1893-1903) e di Pavia (1903-1931).
Clinico e operatore insigne, durante la guerra mondiale fu presidente del comitato sanitario regionale e consulente chirurgo del corpo d'armata di Milano. Ha portato nel campo scientifico notevoli contributi e ha introdotto in chirurgia concetti terapeutici e atti operativi nuovi. Sono da ricordare particolarmente di lui le ricerche sperimentali sull'isolamento dell'intestino dal mesenterio e sull'impulso cardiaco in rapporto all'apertura delle cavità splancniche; le ricerche anatomiche sull'anatomia dell'arteria succlavia, sull'istologia del gozzo congenito, sulle anomalie anatomiche più importanti in rapporto alla medicina operatoria. Fu il primo in Italia nel 1887 a praticare con esito felice un'ampia resezione gastrica per cancro. Nel 1901 per primo ottenne la guarigione in un caso di morbo di Banti al terzo stadio, associando la splenectomia all'operazione di Talma. Ideò un procedimento di deviazione del sangue portale con l'innesto diretto della vena porta nella cava (1902); un processo nuovo di amputazione della mammella per cancro (1906); un processo operativo per la cura dello stomaco a clessidra (1922); la cauterizzazione del moncone centrale del nervo nella neurectomia per nevralgia del trigemino, ecc. Più recentemente ha pubblicato interessanti lavori sulla genesi e sullo sviluppo del cancro e sulla sua prevenzione. Tutti i suoi lavori sono stati riuniti in volume (Scritti medici, Milano 1935).