IGIENE (XVIII, p. 810)
L'igiene ha compiuto grandi progressi negli ultimi lustri come è provato dal mantenimento di uno stato sanitario soddisfacente durante la seconda Guerra mondiale, nonostante le restrizioni alimentari e la distruzione degli abitati. Ma più che per vie assolutamente nuove, i progressi dell'igiene hanno proceduto per ampliamento e consolidamento delle vie già battute per l'innanzi.
Nella lotta contro le malattie da infezione sono da segnalare soprattutto gli sviluppi che si sono avuti: a) nel campo delle vaccinazioni profilattiche collettive, in passato ristrette alla lotta contro il vaiuolo, ed oggi estese, con varie leggi od ordinanze a seconda dei diversi paesi, alla lotta contro molti altri flagelli sociali (febbre tifoide, difterite, tubercolosi, colera, peste, tifo esantematico, febbre gialla, ecc.); b) nel campo dei chemioterapici e degli antibiotici, i quali sono altrettanto preziosi sia come profilattici sia come curativi, perché troncando rapidamente talune infezioni, ne rendono più difficile la propagazione; c) nel campo dei disinfestanti, con l'introduzione in pratica, su vastissima scala, del DDT con il quale si sono combattuti con una efficacia senza precedenti molti artropodi vettori e veicoli di parassiti.
Minuziosi studî, compiuti tanto da igienisti quanto da ingegneri specializzati, hanno fatto notevolmente progredire le cognizioni e le applicazioni nel campo del microclima delle abitazioni e dei locali ad uso collettivo (lavoro, scuole, ospedali, ritrovi, teatri, ecc.), stabilendo condizioni ottimali nei riguardi della temperatura, dell'umidità e della ventilazione (condizionamento dell'aria), nonché della razionale illuminazione naturale ed artificiale. La disinfezione dell'aria confinata a mezzo degli aerosoli, in determinate condizioni, è oggetto di attuali ricerche.
Molto migliorati sono del pari i criterî costruttivi delle abitazioni e tutto ciò che riguarda l'igiene urbana e rurale in fatto di piani regolatori, di acquedotti, di fognature, di viabilità. Da segnalare in particolar modo per l'Italia è lo sviluppo che negli ultimi decennî hanno preso i lavori di bonifica integrale delle paludi e dei terreni incolti, per cui si è potuta fugare la malaria grave e rendere prospere all'agricoltura plaghe secolarmente funeste ed inabitabili. Attualmente è in corso il gigantesco esperimento della sradicazione della malaria dalla Sardegna.
Ma il punto, che forse più di qualunque altro merita attenzione, è costituito dallo sviluppo della legislazione sanitaria nazionale ed internazionale. La maggior parte dei paesi tende ad un rinnovamento igienico-sanitario che assicuri una migliore protezione alle popolazioni, soprattutto nel campo delle malattie a grande interesse sociale. D'altro lato la costituzione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), creatasi nell'orbita dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, tende a sviluppare sempre più la tendenza, già affermatasi nelle precedenti istituzioni sanitarie (Ufficio internazionale d'igiene pubblica, Sezione d'igiene della Società delle Nazioni), di stabilire intese internazionali e di uniformare fra i varî paesi, a reciproca garanzia, tutti i sistemi di profilassi.
Bibl.: M. J. Rosenau, Preventive Med. a Hygiene, New York-Londra 1947; A. Rochaix, P. Sédallian e R. Schier, Traité d'Hygiène, Parigi 1946; V. Puntoni, Trattato di igiene, Roma 1948-49.