IGARKA
. Piccolo porto fluviale dell'URSS, sul basso Jenisei, a 600 km dalla foce, sorto in conseguenza della messa in valore della vasta regione della Siberia Settentrionale, ove si estendono la taiga e la tundra. Vi fanno scalo le navi che trasportano il legname lungo il fiume fino ai porti di Dudinka e di Nordvik sul Mar Glaciale Artico, ove da qualche anno si svolge una regolare navigazione durante la stagione estiva. La cittadina, sorta dal nulla, conta attualmente (1959) circa 25.000 ab. È costituita su di un terreno ghiacciato, che durante l'estate si sgela superficialmente, per cui, in questa stagione, le strade divengono un pantano impraticabile; si debbono collocare delle assi per poter circolare su queste strade.
Per l'alimentazione della popolazione in questa desolata e fredda regione, si è riusciti a coltivare in serre ortaggi (pomodori), ed anche si coltiva un tipo precoce di frumento, che può maturare in breve periodo. Si sono fatti anche tentativi per coltivare un grano vivace. Sorgono grandiose segherie. La regione attorno ad I. ha, da qualche anno, assunto una nuova importanza per il ritrovamento nel sottosuolo di giacimenti di carbone e di nichelio. Le vie di comunicazione sono costituite dal fiume, per il quale si raggiunge il Mar Glaciale; non vi sono ancora ferrovie; la cittadina è collegata da servizî aerei regolari ai porti di Dixon, Nordvik, Tiksi sul Mar Glaciale, come pure a Krasnojarsk nella Siberia Meridionale (Transiberiana).