IEROCESAREA (‛Ιεροκαισάρεια)
Antica città della Lidia, sul fiume Illo (oggi Kumçay), lungo la strada da Pergamo a Tiatiri e Sardi; le sue rovine sono state identificate presso l'attuale villaggio di Sas Ovasi, sotto il nome di ‛Ιεράκωμη, che solo agl'inizî dell'era volgare sembra aver cambiato in quello di Ierocesarea (la identificazione delle due denominazioni è congetturale, ma sicura per motivi storici e topografici). Era celebre per il suo culto ad Artemide persiana, come anche per il culto iranico del fuoco, l'uno e l'altro risalenti certo ad alta antichità e rispecchiati nelle monete (busto di Artemide περσική, altare con fiamma, Mago, ecc.). Il santuario fu saccheggiato due volte, da Filippo V di Macedonia nel 201 e da Prusia II di Bitinia nel 155 a. C. Ancora all'epoca di Pausania (sec. II) il culto del fuoco vigeva a Ierocesarea, ma già agli inizî del terzo secolo vi sono ricordati dei cristiani; presto divenuta sede di vescovato, Ierocesarea fu suffraganea del metropolita di Sardi; in epoca bizantina decadde, e nell'Alto Medioevo se ne perde ogni traccia.
Bibl.: Fontrier, in Μουσειον της εν Σμυηνη αυαηηελικης Σχολη, 1886, p. 29 segg.; Radet, La Lydie, Parigi 1893, p. 318; W. Ramsay, Histor. geography of Asia Minor, Londra 1890, 128; Bürchner, in Pauly-Wissowa, Real-Encykl., VIII, 1401-1402.