IERACE (‛Ιέραξ, Hierax)
Filosofo greco, a noi noto per gli estratti di un suo scritto Intorno alla giustizia (Ηερὶ δικαιοσύνης) accolti da Stobeo nel suo Florilegio, e dai quali risulta che egli appartenne alla scuola del cosiddetto medio platonismo.
Dai frammenti, che sono stati studiati specialmente dal Praechter (v. gli scritti sotto citati), risulta che I. sosteneva la tesi dell'inseparabilità della giustizia dalle altre virtù: tesi intrinsecamente platonica, ma assai consona anche allo stoicismo, e quindi cara al medio platonismo, che da una parte conciliava ecletticamente dottrine accademiche e stoiche e dall'altra aspirava a una riconquista dell'originaria ortodossia platonica, contro la Stoa e il Peripato. E una tesi analoga si trova del resto difesa da uno dei maggiori rappresentanti del medio platonismo, Albino, nella sua dottrina della "concomitanza reciproca" (ἀντακολουϑία) delle virtù. Questo I. non può d'altronde, secondo ogni verosimiglianza, essere identificato con l'altro I., filosofo neoplatonico vissuto tra la seconda metà del IV e la prima metà del V sec. d. C. e fratello di Sinesio.
Bibl.: K. Praechter, H. der Platoniker, in Hermes, XLI (1906), pp. 593-618; id., in Pauly-Wissowa, Real-Encyckl., VIII, coll. 1410-11 (su entrambi i filosofi che ebbero nome Ierace).