iellatore
agg. (scherz.) Noto per portare iella, sfortuna.
• [tit.] «Gli scrittori iellatori rovinano la Sicilia» / L’assessore regionale [Mario Centorrino]: «Non leggiamoli per un anno» (Stampa, 14 febbraio 2010, p. 18) • Con loro c’è il «Supino» recitato da Maurizio Donadoni, che crede di essere eterno, che parla una lingua romana e sporca, ed estrae bobine con registrata la storia di Cristo, faccenda che a sua volta rammenta certi nastri beckettiani di Krapp. Al tris di queste figure va a far visita, si diceva, un commesso viaggiatore della Morte, cui [Franco] Branciaroli presta un look da cassamortaro iellatore, brandendo anche una simbolica falce bergmaniana. (Rodolfo Di Giammarco, Repubblica, 11 febbraio 2016, p. 13).
- Derivato dal v. intr. *iellare con l’aggiunta del suffisso -(t)ore.
- Già attestato nella Stampa Sera del 26 gennaio 1971, p. 7 (F. Mond.).